Case di riposo anziani, Tagliaferri (FdI) “Rimodulare il numero dei posti letto”

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Sapere quanti siano i posti letto, suddivisi per provincia, nelle residenze per anziani, nelle case di riposo e nelle comunità di alloggio e quante di queste strutture siano accessibili tramite convenzione. A chiederlo, con un’interrogazione alla Giunta, è Giancarlo Tagliaferri (Fdi).

“L’Emilia-Romagna – spiega il consigliere -, a causa del maggior invecchiamento della popolazione, evidenzia valori superiori alla media nazionale per la gran parte degli indici che descrivono la presenza di anziani in famiglia: in regione le famiglie con anziani sono oltre una su tre, il 38%, e il 26% è composta solo da anziani. Il 60% delle persone ultra 64enni riferisce almeno una patologia cronica, pari a una stima di 610 mila persone. La metà soffre di una o due patologie croniche e il 9% ne ha tre o più. La prevalenza di questi ultimi è più elevata tra le persone con 75 anni e oltre, con molte difficoltà economiche che aumentano al peggiorare delle condizioni di salute: si passa dal 2% degli ultra 64enni in buona salute al 15% di quelli a rischio di disabilità e al 24% di quelli con disabilità”.

Inoltre, “il 2% delle persone ultra 64enni è ospitato in una struttura di accoglienza, come ad esempio una Casa residenza anziani o una casa di riposo; questa prevalenza cresce con l’età, raggiungendo il 7% tra gli ultra 84enni, ed è maggiore fra le donne, le persone con bassa istruzione, con rilevanti difficoltà economiche e con disabilità (12%)”.

I posti in convenzione “sono di gran lunga inferiori rispetto alle reali necessità – sottolinea l’esponente di Fdi – così l’utenza si trova costretta a scegliere fra interminabili liste di attesa oppure ad accedere in via privatistica, aspettando che, forse, si liberi un posto in convenzione”. Dunque, Tagliaferri chiede alla Giunta “quanti siano i posti letto, suddivisi per provincia, nelle residenze per anziani, nelle case di riposo e nelle comunità di alloggio e quanti di essi siano accessibili tramite convenzione; quale sia l’attesa media, calcolata per ciascuna provincia, di un anziano per l’accesso a un posto in convenzione e se le tempistiche siano considerate accettabili per l’erogazione del servizio; infine, se si ritenga che i posti a disposizione siano coerenti con le necessità dei diversi territori o, in caso contrario, come si ritenga di rimodulare il servizio per far fronte alle esigenze dei diversi territori”.

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