Coronavirus, altra giornata drammatica per Piacenza con 24 decessi

Coronavirus, altra giornata drammatica per Piacenza con 24 decessi. Aumentano anche il numero dei pazienti risultati positivi, più 143 rispetto a ieri. Un dato che, spiega il commissario ad acta della Regione Emilia Romagna, Sergio Venturi, è dovuto all’arrivo di diversi test eseguiti nei giorni scorsi.

L’azienda sanitaria di Piacenza, ha detto Venturi, è inoltre divenuta autonoma nella refertazione dei tamponi, cosa che renderà più agevole la comunicazione dell’esito degli esami. “Questo dato comprende – sottolinea – anche diversi arretrati, e quindi non deve spaventare”.

Un dato che invece è sotto stimato, osserva Venturi, è quello relativo alle guarigioni: i 54 pazienti – in tutta la Regione – che hanno superato la malattia rappresentano una rilevazione non realistica. “Sono ormai passati 20 giorni dall’inizio dell’emergenza – ha detto Venturi -, la malattia deve aver fatto il suo corso. Ho “strigliato” i direttori generali per avere un dato più realistico e rassicurante per i cittadini”.

“Mi si chiede perché, secondo i numeri della Regione Emilia Romagna, le vittime sono il 10% – continua il commissario, rispondendo ad alcune domande inviate dai giornalisti – e quali criteri utilizziamo per eseguire i tamponi. Il dato del 10% è un dato largamente sovrastimato. Oggi noi abbiamo un grande numero di persone che hanno questo virus, per le quali le indicazioni che vengono date dai dipartimenti di sanità pubblica sono le stesse: state in casa, isolati rispetto ai vostri familiari, tenete bassa la febbre, comunicateci se cambia qualcosa. E’ la politica che è stata utilizzata in tutto il mondo, a partire dalla Cina. Non cambia nulla sapere di essere positivi o negativi, non cambia la terapia, non cambiano le modalità di prudenza che dobbiamo avere nei confronti delle persone che ci vogliono bene e che vivono in casa insieme a noi. Questi sintomi si affrontano, si superano a meno che non ci sia un cambiamento nelle condizioni. Per questo motivo la percentuale dei decessi è così alta e non eseguiamo tamponi su persone che possono superare la malattia senza aver bisogno di essere ospedalizzate”.

“Il criterio con il quale eseguiamo i tamponi è molto semplice – continua Venturi -: abbiamo diramato molte circolari esplicative su come fare e sul perché i tamponi in determinate situazioni e altre no, è tutto molto semplice. Lo abbiamo comunicato alle aziende ed è visibile sul sito della Regione. A seconda delle fasi dell’epidemia, cambiano i criteri per eseguire i tamponi. Quello che non cambia è l’attenzione che le Aziende sanitarie hanno nei confronti dei cittadini, nessuno è abbandonato. Tutti hanno ancora l’assistenza differenziata rispetto alle necessità che presentano”.

“I guariti non sono solo 54, sono molti di più. Abbiamo poi un indicatore che non abbiamo mai dato è che è quello riferito alle chiamate al 118, rispetto a quello dei tamponi che racconta una situazione a 4-5 giorni di distanza, questo è in tempo reale. Contiamo le chiamate provincia per Piacenza, non hanno un dato statistico comprovato, ma negli ultimi giorni non sono aumentate quelle relative a possibili casi di coronavirus. Noi ci aspettiamo da qui a una settimana che i casi vadano progressivamente a scemare”.

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