Coronavirus, l’appello agli studenti per raccontare i loro giorni senza scuola

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“Giorni senza scuola”: nasce un’iniziativa che invita gli studenti piacentini a raccontare questi giorni lontano dai banchi a causa del coronavirus. 

“In questi giorni tanti bambini e bambine, ragazze e ragazzi sono a casa da scuola impossibilitati a proseguire le loro esperienze scolastiche e in una situazione nuova ed eccezionale – scrive in una nota Roberto Lovattini di Mce Piacenza, che promuove l’iniziativa -. Spesso rimangono in casa senza uscire poiché la paura ha preso il sopravvento nell’opinione pubblica oppure sono in compagnia di nonni che non possono uscire ed accompagnarli. Il coronavirus ci sta mettendo di fronte ad una prova difficile, ma per certi versi indicativa dell’evolversi della nostra società”.

“Come ne usciremo? Rafforzati, più solidali ed uniti e maggiormente consapevoli delle cose importanti della vita. Oppure più deboli, divisi e individualisti, preda del panico e delle fake news? Come vivono questo stare a casa i bambini, cosa percepiscono delle nostre paure ed ansie? Che idea si stanno facendo del futuro? Oggi abbiamo la possibilità di capire direttamente sul campo le loro sensazioni e metterle anche a confronto tra di loro”.

“Proponiamo agli insegnanti di chiedere ai bambini di scrivere come stanno vivendo questi momenti, se stanno scoprendo cose nuove nelle relazioni con genitori e nonni , se e perché sentono la mancanza della scuola, se riescono a trovare aspetti positivi in questa esperienza oppure se vogliono loro proporre azioni e attività positive per uscirne bene. Ogni insegnante interessato dovrebbe raccogliere i testi e potrebbe utilizzarli in proprio: giornalini di classe, metterli in bacheca, leggerli insieme e commentarli, altro”.

“Inoltre i testi, i disegni e i fumetti prodotti saranno pubblicati e messi a disposizione dei bambini, degli insegnanti e dei genitori che vorranno leggerli per capire come ognuno ha vissuto l’esperienza. I testi potranno essere pubblicati su: giornali che ogni realtà potrebbe individuare; giornalini di classe, di scuola; siti pedagogici come www.mce-fimem.it. I testi potrebbero inoltre essere raccolti per una pubblicazione”.

Una copia dei testi – con nome dello studente, classe e scuola – deve essere inviata, entro l’8 marzo, direttamente dai bambini o dagli insegnanti a piacenza@mce-fimem.it oppure agli insegnanti che coordinano l’iniziativa nelle diverse realtà.

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