Covid19 e cooperazione sociale, i sindacati “Preoccupati e insoddisfatti delle misure del governo”

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In merito al Decreto Legge emanato il 2 Marzo in risposta all’emergenza Covid19, le organizzazioni sindacali di Fp Cgil Cisl Fp Uil Fpl di Piacenza, sono esprimono “insoddisfazione” rispetto alle misure adottate dal governo.

“Riteniamo – scrivono – che di fronte a questa emergenza, con ordinanze restrittive e chiusura dei servizi e delle
scuole, si debba prevedere una misura apposita, che dia risposte alle migliaia di lavoratori e quindi di famiglie rimaste senza occupazione temporaneamente e conseguentemente senza stipendio.”

I responsabili di categoria insistono: “In particolare ci riferiamo al settore della cooperazione sociale, rimasto scoperto dalle norme previste nel decreto, le nostre educatrici di nido, dei centri educativi, del sostegno e dell’integrazione scolastica , le assistenti ed oss nelle case di riposo, infermieri, professioni che sono al centro della nostra vita, basti pensare a quello che sta accadendo in queste ore, occorre salvaguardare la loro retribuzione già di per sè al di sotto delle medie nazionali, specie se rapportata all’importanza e alla delicatezza degli interventi a favore dei piu deboli, e mettere nelle condizioni le aziende di poter dare una risposta certa e priva di decurtazioni salariali”.

“Questa straordinaria situazione di criticità dovrebbe farci ulteriormente ragionare nell’ottica di tutelare in maniera identica tutti i lavoratori che erogano servizio pubblico. Ora che è stata prorogata la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado fino al 15 marzo, chiediamo al governo nazionale e regionale che si dia pari dignità ai lavoratori, non possono esistere lavoratori di serie A e lavoratori di serie B.”

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