“Guarita la mamma che da ammalata aveva dato alla luce un bimbo sano”

Con la consueta competenza e chiarezza il commissario per la Sanità ed ex assessore regionale Sergio Venturi ha comunicato gli aggiornamenti relativi all’andamento dell’epidemia del coronavirus in Emilia Romagna (vedi articolo qui).

Con una bella notizia e alcune considerazioni importanti. La bella notizia è che la mamma di Codogno, positiva al coronavirus, che il 26 febbraio scorso aveva dato alla luce un bimbo sano all’ospedale di Piacenza, è guarita. Venturi ha sottolineato che è risultata negativa al test.

E poi l’ex assessore ha ricordato come i numeri del contagio a Piacenza siano in espansione minore rispetto alla media di crescita del resto della regione: “Mi auguro che anche domani si possa confermare questo trend”. Ha poi raccontato il caso legato a 16 nuovi contagi avvenuti a Bologna: “Si tratta di anziani che frequentavano la stessa bocciofila. Impianto che ora è stato chiuso”. Venturi ha descritto questa situazione come esemplare: “Occorre evitare che si ripeta un caso così, per questo l’invito che ripeto soprattutto alle persone anziane è quello di ritirarsi per un po’, per qualche settimana, dalla vita sociale”.

“Voglio rassicurare i cittadini ancora una volta – ha aggiunto -: in Emilia-Romagna abbiamo posti letto e professionalità in grado di garantire a tutti le cure più idonee. Posso garantirlo dopo aver parlato con tutti i direttori generali delle Aziende sanitarie e di quelle ospedaliere”.

“Dobbiamo poi ricordare che questa malattia ha un tasso di letalità rispetto a chi si infetta che è molto diversa rispetto all’età ed è quindi fondamentale ritornare a chiedere alle persone anziane di soprassedere per alcune settimane a occasioni di socialità. Il caso di Bologna è infatti emblematico: dei 22 nuovi casi in più 16 riguardano persone che si sono contagiate frequentando una bocciofila del circondario imolese. È una situazione che non possiamo permetterci. I posti di terapia intensiva sono ora il nostro bene più prezioso e dobbiamo preservarli, non metterli a rischio per una partita di bocce”.

“Proprio per questo- ha proseguito Venturi- stiamo valutando, insieme al Governo, provvedimenti più restrittivi anche per piscine, palestre, luoghi e centri dove si concentrano ancora molte, troppe persone. È necessario mettere in atto tutte le misure possibili per contenere il contagio al massimo”. “Stiamo riprogrammando l’attività degli ospedali, con la possibilità di creare degli Ospedali Covid-19 da utilizzare fino a quando ci sarà l’emergenza. Stiamo potenziando ovunque la nostra capacità di risposta dove abbiamo spazi a disposizione e dove abbiamo meno capacità ricettiva stiamo facendo accordi con il privato accreditato. E stiamo assumendo medici e infermieri. Proporremo al Governo alcuni accorgimenti, per esempio per assumere medici usciti con quota 100 e che, quindi, non possono percepire una retribuzione superiore ai 5mila euro all’anno. Oltre agli specializzandi e gli infermieri, anticipando di tre mesi la possibilità di laurearsi. Il nostro è un sistema robusto e con professionisti qualificati e capaci”.

E infine anche una considerazione sulle modalità di lavoro a distanza da estendere il più possibile – secondo Venturi – anche nelle aziende private: “Lo smart working oggi è la modalità migliore – ha affermato – per lavorare oggi, è utile perché restando a casa non si corre il rischio di infettarsi. Io sono per incentivarlo fortemente laddove sia possibile. Quando ci lasceremo alle spalle questa malattia, molte cose saranno cambiate. Stiamo imparando tante cose in queste circostanze che potranno esserci utili anche in futuro”.

IL VIDEO della conferenza stampa

Punti triage – Ad oggi sono 16 i punti triage allestiti davanti alle strutture ospedaliere, per filtrare le persone che accedono ai servizi sanitari in Emilia-Romagna, di cui gli ultimi due predisposti ieri a Sassuolo e nella Repubblica di San Marino. In dettaglio sono tre i punti a Piacenza (Fiorenzuola d’Arda, Castel San Giovanni e Piacenza città), tre a Parma (Vaio di Fidenza, Borgotaro e Parma capoluogo), tre a Reggio Emilia (Reggio Emilia, Montecchio e Guastalla), cinque a Modena (Sassuolo, Vignola, Mirandola, Pavullo nel Frignano e Modena capoluogo, dove la tenda è davanti alla sede del 118, a supporto degli operatori 118), uno a Imola (Bo) e uno nella Repubblica di San Marino.

Inoltre, presso la base dell’aeronautica militare di San Polo di Podenzano (Pc) sarà completato oggi anche l’allestimento di una struttura idonea ad ospitare le persone del Nord Italia che non possono svolgere il periodo di quarantena presso il proprio domicilio.

Carceri – Per quanto riguarda carceri e strutture penitenziarie, verrà montato sempre oggi, grazie ai volontari di protezione civile, un modulo abitativo tipo container davanti al carcere di Forlì – la prima delle strutture richieste dal ministero della Giustizia con funzione di area per monitorare i nuovi ingressi. È stato inoltre consegnato e allestito un gazebo nel cortile davanti al Tribunale dei Minori di Bologna, in via del Pratello, per offrire riparo a parenti, avvocati e persone in attesa di accedere all’edificio, evitando assembramenti. Sono intanto in preparazione a Modena due tende da allestire davanti alle case circondariali del capoluogo e di Castelfranco Emilia.

Mascherine per personale sanitario – Per quanto riguarda le mascherine ad uso esclusivo di medici, infermieri e personale sanitario, ieri sono state consegnate al deposito sanitario della Regione di Reggio Emilia, altre 8.300 mascherine FFP2 fornite dal Dipartimento nazionale. In totale, quindi, le mascherine arrivate in Emilia-Romagna dall’inizio dell’emergenza sono 40.988. Altre 7.500 mascherine del tipo FFP3, frutto di una donazione, sono in arrivo e saranno distribuite attraverso il canale del Dipartimento nazionale.

Fake news – E’ priva di fondamento la notizia diffusa ieri da alcuni media circa la diffusione di mascherine alla popolazione, così come va ricordato che non sono in distribuzione mascherine presso la sede centrale dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile. /BB

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