Pmi e internazionalizzazione: l’importanza dell’export e il piano Made in Italy 2020

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Tutte le aziende al momento della loro nascita sognano di espandere il business a livello internazionale, un passo che può veramente fare la differenza. Vediamo quindi il valore e l’importanza dell’internazionalizzazione delle imprese e i fondi stanziati per le aziende che vogliono dedicarsi all’export, fondamentali proprio in questo momento in cui le aziende devono far fronte alla delicata situazione in cui ci troviamo, insieme a tutto il resto del mondo, affrontando le conseguenze della pandemia scatenata dal Covid-19.

L’importanza dell’internazionalizzazione

Rendere la propria impresa internazionale ha molti aspetti positivi, primo fra tutti il potersi confrontare con culture e mentalità diverse che possono ampliare la linea di pensiero aziendale producendo, di conseguenza, un maggiore stimolo alla creatività e alle innovazioni. Inoltre, un’azienda che si fa strada a livello internazionale, non solo acquisisce maggiore favore all’interno del proprio Paese di nascita, ma può essere produttrice di innovazioni all’estero. Per dirla meglio, se un’innovazione in Italia “passa di moda”, in un altro Paese può essere vista come qualcosa di rivoluzionario.

Un ulteriore aspetto da non sottovalutare a favore dell’internazionalizzazione è il rischio della crisi, ad esempio se in un particolare periodo dell’anno l’azienda subisce una battuta d’arresto, può continuare la sua scalata verso il successo in un altro Paese e contrastare le perdite grazie ai guadagni esteri. Il processo di internazionalizzazione prevede però anche il bisogno di adattare i propri processi e la propria comunicazione al contesto in cui si va ad agire. Per questo motivo è fondamentale rendere tutti i materiali di comunicazione e i documenti tecnici fruibili nella lingua del mercato in cui si va ad operare. A questo proposito va detto che oggi con Global Voices, ad esempio, è possibile effettuare delle traduzioni scientifiche e tecniche di alta qualità, grazie al lavoro di professionisti specializzati.

Made in Italy 2020

A causa del Coronavirus l’Italia e anche il resto del mondo si trovano ad affrontare una profonda crisi che sta mettendo in ginocchio l’economia e le imprese, ecco perché è stato istituito il piano Made in Italy 2020. Questo piano prevede la protezione dei prodotti a marchio made in Italy nei paesi esteri attraverso la dotazione di 716 milioni di euro. Tale cifra proviene dai 316 milioni dei fondi ICE, ossia l’agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese del territorio italiano, alla quale si sommano 400 milioni di euro della Sace-Sistem, che si occupa di assicurazioni e finanziamenti per l’export a sostegno delle PMI, cioè delle piccole e medie imprese.

Il denaro messo a disposizione dal piano prevede diversi modi di impiego: una campagna straordinaria di comunicazione in tutto il mondo per riportare e far riscoprire i prodotti italiani; la partecipazione gratuita di tutte le imprese alle iniziative portate avanti all’estero dall’ICE fino a marzo 2021, con un totale di 15 milioni di euro di spese a carico della stessa agenzia ICE; per le aziende che hanno oltre 100 impiegati, sarà possibile usufruire dei servizi ICE, in Italia e all’estero, in modo gratuito a partire dal 1 aprile dell’anno corrente.

Tantissimi altri sono i punti a favore della protezione dei marchi Made in Italy all’estero, volti a favorire non solo l’internazionalizzazione delle imprese, ma anche una più rapida ripresa economica.

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