“Raddoppio dei posti letto in terapia intensiva”. Chiudono i Pronto Soccorso di Castello e Fiorenzuola

Emergenza coronavirus, Piacenza raddoppia la capienza dei posti letto di terapia intensiva.

Lo annuncia in conferenza stampa – sempre in via web, il direttore generale dell’Ausl di Piacenza, Luca Baldino, affiancato dal coordinatore del 118 Stefano Nani e Mauro Codeluppi, direttore di malattie infettive.

“A partire da oggi l’ospedale di Castelsangiovanni è dedicato ai pazienti positivi al coronavirus – dice Baldino -, il Pronto soccorso è chiuso e c’è l’ipotesi di spostare alcuni degenti che necessitano di terapie riabilitative a Villanova, in modo da avere a disposizione tutti i 120 posti letto. Per quanto riguarda la terapia intensiva, i posti disponibili sono stati raddoppiati: da 6 si è passati a 12. Lo stesso verrà fatto a Piacenza, l’ospedale più sotto pressione, dove grazie all’utilizzo di sale operatorie i posti di terapia intensiva passeranno da 15 a 31, e qualora ci fosse la necessità possiamo contare su disponibilità di altre aziende ospedaliere della Regione, come è già avvenuto”.

“Come ho già detto il Pronto soccorso di Castelsangiovanni è stato chiuso e stiamo facendo valutazioni anche su quello di Fiorenzuola. La situazione è di forte complessità, vedo il personale sotto pressione ma si tratta di operatori che sono sul pezzo: stiamo dando il massimo. Dobbiamo dire grazie alla collettività, che ha capito la situazione e sta evitando di sovraccaricare il sistema. Rispetto a ieri registriamo un leggero calo, meno 4, rispetto ai contagi, ma è presto per poter dire se questo sia un dato significativo”.

Il servizio maggiormente sotto pressione è il 118, passato nell’arco di due settimane a far fronte a un raddoppio dell’attività. “Da 70 – 85 pazienti al giorno, su 120 chiamate, siamo passati – dice Nani – a 250 richieste di intervento con 130 – 140 pazienti ospedalizzati al giorno. Questo ha portato a un aumento delle ambulanze con personale Ausl e autisti soccorritori, affiancate ai mezzi di Croce Rossa e Anpas: la nostra capacità di trasporto è quasi raddoppiata, mentre si è azzerata ogni tipo di differenza, per quanto riguarda la mole di lavoro, tra il giorno e la notte. Devo dire grazie ai nostri operatori: fin dal primo giorno di emergenza è cambiata la nostra vita, quella lavorativa e quella professionale”.

“In questo momento – sottolinea Codeluppi – è importante lavorare per ridurre i contagi tra le persone, e proprio questo aspetto è stato messo in evidenza nei provvedimenti assunti dal Governo, per in questo modo si può contrastare la diffusione del coronavirus e ridurre la pressione su strutture ospedaliere. Quindi giusto rispettare una distanza di sicurezza, ridurre gli abbracci, invitare i nostri anziani a uscire il meno possibile”. “Siamo impegnati su questo fronte: lotta all’espansione del virus, per tutelare le persone più fragili, perché anziani o perché affetti da patologie croniche. Occorre quindi rispettare le limitazioni che vengono imposte: è il giusto equilibrio che si è trovato tra il ridurre il contagio e il fermare il Paese” ha detto il direttore Baldino.

Dalle ore 20 chiuso anche il Pronto soccorso di Fiorenzuola – Nel tardo pomeriggio è arrivata la comunicazione ufficiale della chiusura, dalle ore 20 del 5 marzo, anche del pronto soccorso di Fiorenzuola. “Le persone che ne avessero necessità – riferisce l’Ausl – sono invitate sin da ora a rivolgersi al Pronto soccorso di Piacenza.  Rimane invece sempre garantita in loco la presenza di mezzi del sistema 118”.

Intanto, anche nella Medicina di Fiorenzuola è stata creata un’area “Covid19”, che permette di gestire in sicurezza i casi positivi ricoverati nel presidio della Val d’Arda: “Le misure assunte a Fiorenzuola si aggiungono a queste già decise nei giorni scorsi per incrementare la capacità degli ospedali e poter assistere al meglio e in sicurezza tutti i malati.  A Piacenza, in particolare, i pazienti positivi sono concentrati in alcune aree dedicate, ricavate al secondo piano del polichirurgico. I nuovi reparti “Covid19” si affiancano alle Malattie infettive e alla Terapia intensiva, nonché al Pronto Soccorso, impegnato ad accogliere e a mettere in sicurezza gli eventuali casi sospetti.  La chiusura del Pronto Soccorso di Fiorenzuola permetterà di aumentare ulteriormente la disponibilità di Piacenza”.

“A Castel San Giovanni, da ieri, – conclude l’Ausl – è iniziata una riorganizzazione dei reparti, per far convergere su questo presidio i casi positivi ricoverati. I trasporti delle persone avvengono in totale sicurezza, seguendo i massimi criteri di precauzione per gli operatori coinvolti”.

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