A marzo in provincia 1050 decessi in più rispetto alla media “548 per Covid, chiarire gli altri”

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In tutti i comuni della provincia di Piacenza l’andamento dei decessi relativi ai mesi di gennaio e febbraio 2020 è sostanzialmente comparabile con quelli degli stessi periodi dei due anni precedenti, mentre l’anomalia numerica registrata nel mese di marzo su base provinciale (differenza tra i decessi reali e la media dei decessi di marzo 2020 sommata ai decessi Covid) è pari a 1050 unità, cifra che risulta largamente superiore rispetto al numero decessi certificati come riconducibili a infezione da Covid19, pari a 548.

Nel solo Comune di Piacenza si sono registrati 605 decessi in più, nel mese di marzo, rispetto la media degli anni precedenti, con un tasso di mortalità notevolmente superiore rispetto agli altri Comuni. I dati emergono da un corposo lavoro di ricerca compiuto nonostante le difficoltà dell’emergenza sanitaria in atto dai sindaci piacentini, che hanno raccolto i dati relativi all’andamento dei decessi nelle rispettive municipalità con riferimento al primo trimestre del 2018, 2019 e 2020, con le modalità di seguito esplicitate.

“L’analisi avviata sin dal 25 marzo dai Comuni Piacentini con riferimento alla mortalità registrata nella popolazione residente con riferimento al primo trimestre 2020 – spiegano – ha mostrato alcune significative anomalie che sono state rimesse ad AUSL come doveroso contributo alle analisi epidemiologiche connesse all’emergenza Covid19”.

Dal punto di vista metodologico la ricerca è stata incentrata sui decessi di residenti in ciascun Comune, indipendentemente dal luogo in cui il decesso è avvenuto. La scelta è stata dettata dalla “necessità di ricomprendere nei calcoli anche le persone residenti nei Comuni piacentini ma decedute altrove perché ivi domiciliate o trasferite per ragioni di cura o assistenza”. In particolare, sono stati forniti dai Comuni i numeri dei deceduti nel I trimestre 2018 e 2019 nonché i dati dei decessi avvenuti nei mesi di marzo 2018 e 2019. Attraverso tali dati sono stati individuati (seppure due sole annate siano di modesto rilievo statistico) i dati medi di mortalità per detti periodi, sia per ciascun Comune sia su base aggregata provinciale, dato che è stato normalizzato rapportandolo a periodi di 31 giorni per confrontabilità con il mese di marzo.

“Per la metodologia prescelta – viene sottolineato -, i dati oggi trasmessi possono essere considerati pressoché completi ma non ancora definitivi, quantomeno con riferimento ai dati di marzo 2020. Infatti, a causa dell’elevato numero di pratiche da gestire – specie nei comuni più grandi o sede di strutture sanitarie o socio assistenziali – e della limitatezza del personale addetto – in questo caso con particolare riferimento ai comuni più piccoli – è possibile che dai numeri forniti da ciascun Comune possano mancare alcune registrazioni già avvenute nel Comune ove si è verificato il decesso (nonostante le difficoltà sono pressoché contestuali) ma non ancora comunicate al Comune di residenza (se diverso da quello del decesso).

I dati risultanti al momento della pubblicazione della nota, su base provinciale e limitatamente ai Comuni che sono riusciti a fornire i dati (rappresentanti il 98,69% della popolazione provinciale, le seguenti medie:

– Media ponderata decessi mesi gennaio/febbraio rapportata a 31 giorni (intera Provincia 2018/2019): 421. Il dato riferito a “intera Provincia” comprende anche il Comune di Piacenza ed è quindi un dato complessivo.

– Media ponderata decessi mesi gennaio/febbraio rapportata a 31 giorni (Comune Piacenza 2018/2019): 195

– Media mese di marzo (intera Provincia 2018/2019): 378

– Media mese di marzo (Comune di Piacenza 2018/2019): 179

I dati così raccolti sono stati poi confrontati con la mortalità accertata negli stessi periodi del 2020, che hanno presentato i seguenti risultati (e salvo gli ultimi aggiornamenti in corso, di cui si è riferito):

– Decessi I trimestre intera Provincia: 2187, di cui di residenti nel Comune di Piacenza: 1131

– Decessi mese di marzo Provincia (2020): 1428, di cui residenti nel Comune di Piacenza (2020): 784

Le risultanze della ricerca sono state rimesse all’Ausl per l’estensione delle analisi epidemiologiche volte ad accertare se la variazione riscontrata su base statistica “sia da ascriversi anch’essa a cause connesse alla diffusione del virus”, o se esistano “altre cause di mortalità sino ad ora non prese in considerazione nelle analisi epidemiologiche”. L’Azienda Sanitaria – fanno sapere i sindaci – ha dato riscontro, con una nota a firma del direttore generale Luca Baldino, della disponibilità a recepire i dati e a compiere un esame degli stessi.

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