“Al lavoro per creare un fondo destinato alle emergenze sociali. Nessuno verrà lasciato indietro”

“Nella nostra Piacenza nessuno verrà lasciato indietro”.

Il sindaco e presidente della Provincia Patrizia Barbieri ha così voluto ribadire la consapevolezza che la crisi sanitaria, scatenata dall’epidemia Covid, si sta già accompagnando a una profonda crisi sociale. Il tema quindi delle “nuove povertà e delle difficoltà economiche che diverse persone si troveranno ad affrontare, insieme al rischio di perdere parte del nostro tessuto produttivo, così duramente ferito dal lockdown” è tra le priorità di cui sta occupando Barbieri.

“Oggi – scrive il sindaco su Facebook – insieme all’assessore al welfare Federica Sgorbati, ho avuto un confronto con il Vescovo di Piacenza, mons. Gianni Ambrosio, con il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano, Massimo Toscani, e con il presidente della Camera di Commercio, Alfredo Parietti. Stiamo cercando di lavorare alla costruzione di un fondo per la gestione delle emergenze sociali sul territorio di Piacenza. Dall’inizio della crisi realtà come la Caritas diocesana e il nostro Emporio Solidale hanno fatto tantissimo per intercettare le nuove povertà e intervenire a sostegno di chiunque avesse bisogno di aiuto. È davvero importante prepararsi al fatto che ci sono persone che si troveranno per la prima volta in una situazione di necessità e che non sono abituate a rivolgersi ai servizi sociali o, semplicemente, a domandare aiuto. Persone che magari si vergognano anche semplicemente a chiedere”.

“Vi prego di ascoltarmi – dice il sindaco ai cittadini -: non c’è nulla di cui vergognarsi nel trovarsi in difficoltà ed è importante che chi ha bisogno non si lasci prendere dallo sconforto. Gran parte delle difficoltà, si spera, saranno temporanee e il nostro sistema è organizzato (e giorno per giorno si organizzerà ancora meglio) per poter offrire il sostegno necessario per rimettersi in piedi, con dignità. Ecco perché l’incontro di oggi riveste un’importanza fondamentale. Insieme alla Diocesi di Piacenza, alla Fondazione di Piacenza e Vigevano e alla Camera di Commercio e a tutte le altre realtà che vorranno aderire per gestire una fase di transizione così delicata, faremo di tutto perché nessuno sia lasciato solo”.

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