Decreto “Cura Italia”, Confagri “Ecco gli ammortizzatori sociali per l’agricoltura”

Il decreto “Cura Italia” (DL 17/03/2020, n18) ha previsto misure a sostegno del lavoro diversificati: dall’indennità per i lavoratori autonomi, al premio di 100 euro (riproporzionato sulla base delle presenze) per chi, nei giorni dello smartworking, ha dovuto comunque lavorare presso la propria sede lavorativa.

“Di particolare interesse è l’attivazione degli ammortizzatori sociali anche per il settore agricoltura – spiega Carlo Crisci, responsabile sindacale di Confagricoltura Piacenza -. Possono usufruire della Cassa Integrazione in deroga tutti gli operai a tempo determinato già in forza al 23 febbraio 2020 e gli operai e impiegati agricoli a tempo indeterminato privi dei requisiti per l’accesso alla cassa Integrazione Salariale Operai dell’Agricoltura (Cisoa). Attualmente è possibile presentare richiesta per il periodo 23 febbraio 2020 – 22 marzo 2020, ovvero le prime 4 settimane. Occorre uno specifico accordo tra l’azienda e le organizzazioni Sindacali. Le domande si inviano telematicamente attraverso il Sistema Sare e dovranno avere allegato un documento del datore di lavoro l’accordo sottoscritto con il sindacato e dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà. Questa prima sessione prevede che le domande possano essere presentate entro il 30 aprile 2020 o fino a capienza delle risorse previste”.

“È poi possibile presentare domanda per ulteriori 9 settimane (a partire dal 23 marzo) – aggiunge Crisci -, ma le domande potranno essere inviate solo quando verrà emanato il decreto di riparto delle risorse nazionali spettanti alle singole Regioni (art 22 del DL18/2020). Per questa seconda sessione l’accordo tra l’azienda e le organizzazioni Sindacali è necessario solo per i datori che occupano più di 5 dipendenti e le domande potranno essere presentate entro il 31 agosto 2020”.

“E’ prevista anche la possibilità di ricorrere alla CISOA, in questo caso la prestazione spetta ai lavoratori assunti con contratto a tempo indeterminato, agli apprendisti con contratto professionalizzante, ai soci-lavoratori di cooperative agricole che prestano attività retribuita come dipendenti che abbiano effettuato almeno 181 giornate lavorative presso l’azienda o la cooperativa. La domanda può essere inoltrata all’INPS entro il quarto mese successivo all’inizio della sospensione dell’attività lavorativa. Anche se nella circolare INPS non è precisato espressamente – chiarisce Crisci – non v’è dubbio che possano essere presentate anche una pluralità di domande da parte della stessa azienda, nel limite massimo del periodo integrabile”.

“Le aziende, all’atto della presentazione della domanda possono chiedere il pagamento diretto della prestazione da parte dell’INPS senza obbligo di produzione dei documenti comprovanti le difficoltà finanziarie dell’impresa. La domanda viene sottoposta dal direttore della sede INPS ai componenti della Commissione provinciale CISOA i quali possono formulare il proprio parere tramite posta elettronica. In assenza di formalizzazione del parere entro il termine perentorio di 20 giorni, la domanda si intende accolta”.

“Ricordo – prosegue Crisci – che per accedere alla CISOA, anche a causa dell’emergenza Covid-19, le imprese agricole interessate non sono tenute ad effettuare alcuna procedura di informazione/consultazione delle organizzazioni sindacali dei lavoratori, né ad addivenire ad un accordo con gli stessi. Qualora l’azienda abbia già fatto ricorso, per altre causali, al numero massimo annuo di giornate fruibili (90), sarà possibile chiedere la cassa integrazione in deroga, secondo gli accordi regionali. Dall’entrata in vigore del decreto Cura Italia e per 60 giorni – sottolinea infine il funzionario di Confagricoltura Piacenza – i datori di lavoro non possono licenziare i propri dipendenti per giustificato motivo oggettivo”.

La nota di Confagricoltura Piacenza ricorda che il decreto “Cura Italia” prevede anche un premio di 100 euro ai titolari di redditi dipendenti che possiedono un reddito complessivo non superiore a 40.000 euro, da rapportare al numero di giorni di lavoro effettuati presso la sede aziendale nel mese di marzo. Le aziende (sostituti d’imposta) riconosceranno in via automatica l’incentivo a partire dalla retribuzione corrisposta nel mese di Aprile e comunque non oltre il termine delle operazioni di conguaglio di fine anno. “Per le aziende agricole è di grande interesse – conclude Crisci – l’ampliamento delle possibilità di farsi aiutare per lo svolgimento delle attività da parte di parenti e affini in modo occasionale o ricorrente di breve periodo senza corresponsione di compensi. L’estensione porta infatti dal 4 ° al 6° il grado di parentela o affinità “.

Per l’attivazione degli ammortizzatori sociali da parte delle aziende e per ulteriori informazioni in merito è possibile contattare il servizio Sindacale e Paghe di Confagricoltura Piacenza via mail: Servizio.Paghe@confagripc.it oppure al numeri telefonici: 0523596744, 0523596716 Per quanto riguarda invece la richiesta dell’indennità Covid-19 da 600 euro per CD, Iap e lavoratori agricoli, per i congedi Covid-19 e il bonus babysitting è possibile rivolgersi al Patronato Enapa di Confagricoltura e-mail enapa.piacenza@confagripc.it ; enapa2.piacenza@confagripc.it tel. 0523.596715

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