Divieto di celebrare messa con i fedeli, il vescovo Gianni con la Cei “Compromessa la libertà di culto”

Divieto di celebrare messa con i fedeli, per il vescovo di Piacenza Gianni Ambrosio il nuovo decreto del Governo vede “Compromessa la libertà di culto”.

Lo scrive in una lettera inviata ai presbiteri e ai diaconi del Piacentino, all’avvio del mese Mariano, in cui ricorda la posizione espressa in merito dalla Cei. “Consentitemi – si legge – una parola sul Decreto governativo che non consente la celebrazione delle Messe con il popolo. Assicuro che da parte dei Vescovi è stato consegnato alle autorità politiche un protocollo preciso in grado di tener conto sia del dovere di non favorire la diffusione del contagio sia della libertà di culto. Richiamo qualche passaggio del Comunicato della Cei: “Il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri varato questa sera esclude arbitrariamente la possibilità di celebrare la Messa con il popolo. Alla Presidenza del Consiglio e al Comitato tecnico-scientifico si richiama il dovere di distinguere tra la loro responsabilità – dare indicazioni precise di carattere sanitario – e quella della Chiesa, chiamata a organizzare la vita della comunità cristiana, nel rispetto delle misure disposte, ma nella pienezza della propria autonomia. I Vescovi italiani non possono accettare di vedere compromesso l’esercizio della libertà di culto. Dovrebbe essere chiaro a tutti che l’impegno al servizio verso i poveri, così significativo in questa emergenza, nasce da una fede che deve potersi nutrire alle sue sorgenti, in particolare la vita sacramentale”.

“Come Vescovi dell’Emilia-Romagna – radunati questa mattina in videoconferenza – abbiamo ringraziato la Presidenza della CEI per il lavoro svolto, sostenendo il suo impegno per riprendere un dialogo rispettoso e proficuo per il bene di tutti cittadini e della comunità cristiana”. Il vescovo Gianni invita comunque i sacerdoti e i diaconi a fare propria la “proposta che Papa Francesco ci rivolge, invitando “tutti a riscoprire la bellezza di pregare il Rosario a casa nel mese di maggio. Lo si può fare insieme, oppure personalmente; scegliete voi a seconda delle situazioni, valorizzando entrambe le possibilità. Ma in ogni caso c’è un segreto per farlo: la semplicità”. Come è avvenuto per la Quaresima e per le domeniche di Pasqua, gli Uffici Pastorali ci aiuteranno con alcuni sussidi (dirette streaming). Papa Francesco ci ha offerto due preghiere alla Madonna, che possono essere recitate al termine del Rosario. Anche il Papa ci assicura la sua comunione spirituale recitando il rosario “spiritualmente unito a voi”.

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