Gragnano, slitta il pagamento della Tari

Più informazioni su

Gragnano, spostati i termini di pagamento della Tari.

“La prima rata slitta dal 30 aprile al 30 giugno – annuncia il primo cittadino, Patrizia Calza -, mentre la seconda dal 31 ottobre al 2 dicembre, con conseguente differimento al 30 giugno anche del termine di pagamento in un’unica soluzione. “Abbiamo voluto agire in questo senso – precisa il sindaco – in considerazione della negativa congiuntura economica e al fine di aiutare i cittadini a fronteggiare la situazione di grave disagio a seguito dell’emergenza epidemiologica COVID 19 che rientra tra le situazioni di eccezionale gravità (normate dall’articolo 27, comma 8 del regolamento comunale TARI) per le quali la Giunta può differire i termini di versamento della TARI, in quanto le restrizioni introdotte per la salvaguardia della salute dei cittadini e la sospensione di molte attività economiche stanno provocando un indebolimento dell’economia del territorio e ricadute sull’intero tessuto socio-economico e sulla liquidità di famiglie, lavoratori ed imprese”.

“In occasione dell’ultimo Consiglio Comunale – informa Calza -, il Consiglio stesso ha poi approvato il nuovo regolamento che prevede alcuni cambiamenti rispetto al passato e che sono stati illustrati dall’assessore al Bilancio, Alberto Frattola. In particolare – spiega -, questi i cambiamenti più significativi:

1. L’attività anche di uno solo dei servizi di erogazione idrica, elettrica, calore e gas, telefonica o informatica costituisce presunzione semplice dell’occupazione dell’immobile e della conseguente attitudine alla produzione di rifiuti. Non è rilevante invece la presenza di mobili. Pertanto I contribuenti non saranno tenuti al pagamento della TARI per gli immobili senza utenze indipendentemente dalla presenza o meno di mobilio.

2. Se è presente un’utenza condominiale (acqua) è richiesta la dichiarazione di mancato utilizzo dell’immobile per evitare il pagamento;

3. L’atto di accertamento per omesso o insufficiente versamento del tributo costituisce già atto esecutivo. Questa variazione consente di ridurre l’iter per il recupero delle somme non pagate. E’ stata ampliata da due a tre anni la durata della dilazione che può essere richiesta per somme dovute superiori a 6.000 euro. La facilitazione è soggetta a revoca in caso di mancato pagamento di due rate, anche se non consecutive”.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di PiacenzaSera, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.