“In questi giorni di oscurità e sofferenza rivolgiamo il nostro sguardo a Cristo risorto”
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Con la Domenica delle Palme inizia la Settimana Santa che conduce alla Pasqua.
Sarà un percorso religioso del tutto inedito, segnato dall’assenza di celebrazioni collettive: ci si affiderà alla tecnologia con le dirette via web e alla preghiera in famiglia o individuale. Si è iniziato domenica 5 aprile alle ore 11 con la messa celebrata via streaming dal vescovo Gianni Ambrosio. Davanti all’altare i rami di ulivo che non potranno essere distribuiti se non soltanto simbolicamente per ricordare l’ingresso di Gesù a Gerusalemme. “Speravamo di trovarci riuniti in assemblee nelle nostre chiese, ma anche da distanti siamo uniti e in vera comunione con il Signore” – ha detto il vescovo. “Se nelle vostre case non avete un ramo di ulivo potete servirvi di un fiore o di una pianta, come segno della pace”.
Nell’omelia dalla cappella vescovile Gianni Ambrosio ha parlato della celebrazione di Cristo risorto: “Quella storia è la storia della salvezza, del mistero della vita e della morte. E’ il mistero dell’amore come pienezza di senso. Lo stiamo sperimentando in questi giorni difficili. Siamo coinvolti in questo evento perchè Gesù ha perso la propria vita per la nostra salvezza. In Cristo risorto c’è la luce che illumina i momenti più bui della nostra vita e della nostra storia. Accompagnamolo nella via dolorosa che percorre per noi. Il ramo di ulivo manifesta il segno del desiderio di accogliere il Signore per donarci la forza per combattere contro il male, in questa lunga quarantena che prosegue non possiamo distribuire l’ulivo ma la benedizione è arrivata a voi e alle vostre case, con quel ramo che avete prescelto. Sia il segno di una cura più attenta della relazione con Dio e fra di noi. L’ulivo è il segno della pace e della riconciliazione”.
“Il racconto della Passione di Gesù è il racconto di un’obbedienza fino alla morte sulla Croce, Gesù si carica del peccato del mondo, la via dell’amore che percorre senza chiedere nulla per sè. Ma il cammino porta alla vittoria sul male, sul peccato e sulla stessa morte. In questi giorni di oscurità e sofferenza in cui tocchiamo con mano la fragilità umana rivolgiamo il nostro sguardo a Cristo risorto, preghiamo per donarci la forza di far fronte al male”. Al termine della messa il vescovo ha distribuito le “comunione spirituale” ai fedeli, come indicato da Papa Francesco, e rivolto una preghiera speciale di intercessione alla Vergine Santa: “Ti preghiamo di liberarci da questa pandemia”.
LE ALTRE CELEBRAZIONI DEL TRIDUO PASQUALE
Anche le altre celebrazioni liturgiche – come ha fatto sapere la Diocesi di Piacenza-Bobbio – saranno teletrasmesse in streaming in orari (VEDI SOTTO IL PROGRAMMA INTEGRALE) che non si sovrappongano, per quanto possibile, alle celebrazioni del Papa (anche queste saranno trasmesse in streaming).
Sono state fornite le indicazioni per riunirsi in preghiera nelle case. La segreteria per la Pastorale mette a disposizione sul sito internet della diocesi di Piacenza e Bobbio una sussidiazione per la celebrazione nelle abitazioni della Domenica delle Palme, della Settimana Santa e del Triduo: Giovedì santo, Venerdì santo, Veglia Pasquale e Domenica di Pasqua. Sussidio per la preghiera quotidiana riguarderà anche l’ottava di Pasqua. Per i bambini e i ragazzi, invece, l’ufficio catechistico elaborerà alcun proposte per una catechesi “in famiglia” durante la Settimana Santa.
SCARICA IL SUSSIDIO PER LA PREGHIERA DELLA DOMENICA DELLE PALME
Nelle Comunità Pastorali – informa ancora la Diocesi e nelle parrocchie la messa della Domenica delle Palme, la Messa nella cena del Signore, la Celebrazione della Passione del Signore, la Veglia pasquale e la Messa della Pasqua di Resurrezione avvengono tutte in assenza di popolo e a porte chiuse. Nell’osservanza delle misure richieste e per garantire un minimo di dignità alla celebrazione – spiega la diocesi -, accanto al celebrante si chiede che sia assicurata la partecipazione di un diacono (se possibile), di un ministrante, oltre che di un lettore, un cantore, un organista e, eventualmente, un operatore per la trasmissione via web.
ORARI DELLE CELEBRAZIONI E PRESCRIZIONI PER FEDELI E SACERDOTI
– La Domenica delle Palme il vescovo celebrerà la Messa alle ore 11.00 (teletrasmessa). Sarà benedetto l’ulivo e la benedizione si estenderà a tutte le case ove vi sarà il ramo di ulivo o, in mancanza dell’ulivo, una pianta. È prescritto, nel Decreto della Congregazione per il Culto Divino, che non si devono benedire né distribuire i rami di ulivo nelle altre chiese.
– La Messa Crismale viene rinviata a una data successiva. Il vescovo farà pervenire ai presbiteri un suo messaggio.
– La Messa nella Cena del Signore. Il vescovo celebrerà alle ore 17 (streaming). Nelle parrocchie si celebra osservando tutte le disposizioni che prescrivono l’assenza di popolo e a porte chiuse. Al termine non viene fatta la processione e il Santissimo viene riposto nel tabernacolo. È omessa la lavanda dei piedi.
– Il Vescovo invita in particolare i sacerdoti (ma non solo) a un’ora di adorazione alla sera del Giovedì Santo, in cui pregare per i sacerdoti vivi e defunti, per le necessità della nostra chiesa e del nostro presbiterio, per il bene delle nostre comunità e del mondo intero.
– Il Venerdì santo: la celebrazione della Passione del Signore. Il Vescovo celebra alle ore 17 (streaming). Nelle parrocchie l’atto di adorazione alla croce mediante il bacio sia limitato al solo celebrante. Nella preghiera universale si aggiunga nell’intenzione per i tribolati la liberazione dalla pandemia. Al di fuori delle celebrazioni si può lasciare esposto nelle chiese il Crocifisso, evitando con cura la pratica devozionale del bacio.
– Alle ore 21 il Papa terrà la Via Crucis sul sagrato della Basilica di san Pietro (teletrasmessa).
– La Veglia Pasquale. Nella veglia pasquale non sarà possibile amministrare i sacramenti dell’Iniziazione Cristiana ai catecumeni che hanno intrapreso il cammino verso il Battesimo. In accordo con gli accompagnatori e i parroci il Servizio diocesano per il Catecumenato comunica che, se la situazione lo permetterà, i Sacramenti saranno amministrati in occasione della Veglia di Pentecoste, al compimento della Pasqua, come da indicazioni del Servizio nazionale per il Catecumenato. Alle ore 21 il Vescovo celebra la Veglia (streaming). Nelle chiese parrocchiali per la liturgia battesimale, si mantenga solo il rinnovo delle promesse battesimali.
– Domenica di Pasqua: il Vescovo celebra alle ore 11.00 (streaming). Nelle parrocchie si celebri osservando tutte le indicazioni predette. Non sono consentite le duplicazioni delle Messe. 6 INDICAZIONI PER SITUAZIONI PARTICOLARI 1. La confessione pasquale. er l’impossibilit di celebrare il sacramento della penitenza, salvo eccezioni, ma con la responsabile prudenza legata all’emergenza sanitaria, si ricordi quanto la hiesa insegna: quando si è sinceramente
Ecco altre disposizioni per parroci e fedeli:
– Le chiese, secondo le disposizioni dell’autorità, al di fuori delle celebrazioni rimangono aperte garantendo tutte le misure necessarie previste a evitare assembramenti e contatti tra le persone. Non si organizzino perciò celebrazioni della penitenza, adorazioni eucaristiche, adorazioni della Croce o Via Crucis.
– Ogni parroco invitato a celebrare nella propria chiesa parrocchiale. I moderatori delle Comunità Pastorali decidano in quale chiesa celebrare, evitando la duplicazione delle celebrazioni. Si ricorda che non è possibile spostarsi da una comunità all’altra. Il Ministero dell’Interno, ad una domanda della CEI, ha risposto: “le misure disposte per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica comportano le limitazioni di diversi diritti costituzionali, primo fra tutti la libertà di movimento, interessando anche l’esercizio delle attività di culto”.
– Le comunità religiose possono celebrare il triduo pasquale nelle proprie case. Nelle comunità religiose femminili e nei monasteri si celebri con il proprio cappellano.
“L’emergenza di questi giorni – commenta la diocesi – può rappresentare l’occasione per apprendere uno stile di preghiera in famiglia, tra genitori e figli, sperimentando la responsabilità battesimale nella gioia di essere “chiesa domestica”.
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