“Ti aspetto in piazza Cavalli”, ma l’appuntamento diventa una rapina

Più informazioni su

“Ti aspetto in piazza Cavalli”. L’invito a un appuntamento, nonostante le limitazioni imposte dai vari decreti, si è rivelato però essere essere una trappola per un ragazzo di 24 anni di origine somala, secondo la ricostruzione della polizia di Piacenza.

Gli agenti sono intervenuti in piazza Cavalli, nella serata del 31 marzo, perché vi era in corso una lite. Giunti sul posto, hanno trovato il ragazzo somalo a terra, senza maglietta, e un uomo di 32 anni, italiano, in piedi con alcune ecchimosi sul volto. Il 32enne ha raccontato di essere stato derubato dal giovane, ma, dopo un controllo, è risultato essere in possesso del proprio portafogli e cellulare. Il racconto del 24enne, che ha trovato subito riscontro dagli agenti, è infatti diverso: sarebbe stato lui, infatti, ed essere stato vittima di rapina, messa a segno dal 32enne insieme ad altre due persone, e derubato del giubbotto (poi ritrovato in via Calzolai), contenente il suo cellulare.

Il tutto sarebbe nato da un invito di una ragazza, rivolto al 24 enne, ad uscire: l’appuntamento era appunto in piazza Cavalli. Ma la ragazza, di nazionalità italiana ma con origini congolesi, non si è presentata da sola, ma con altri due uomini che hanno aggredito il ragazzo. Al termine degli accertamenti, la ragazza e il 32enne sono stati denunciati per rapina in concorso e per aver violato le limitazioni contro la diffusione; non è invece al momento stato identificato l’ultimo componente del terzetto non è stato identificato, invece). Il 32enne è stato denunciato anche per resistenza a pubblico ufficiale e per ubriachezza.

Per il 24enne, invece, oltre al danno la beffa: è stato a sua volta denunciato perché uscito di casa senza una valida motivazione.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di PiacenzaSera, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.