Il congedo di Venturi: “Mai avuto attacchi di panico, ma ci sono andato vicino”

”Non ho mai avuto attacchi di panico, ma ci sono andato vicino”. Sono le parole del commissario per l’emergenza coronavirus della Regione Emilia Romagna Sergio Venturi, che oggi si congeda dal suo ruolo ricoperto nella fase più difficile dell’epidemia.

Sergio Venturi

Nel corso di una conferenza stampa, Venturi – medico ed ex assessore regionale alla sanità assurto a punto di riferimento anche mediatico per la sue dirette Facebook quotidiane per dare conto dell’andamento dell’emergenza sanitaria – ha tracciato il bilancio del suo operato. “Mi fa piacere che dopo due mesi si apra una fase nuova, non mi sono sentito perso in queste settimane, ma vicino alla perdizione sì’. Quando il virus cresceva e non si fermava, quando poco dopo la metà  di marzo siamo arrivati a quasi mille casi al giorno. Quello è stato un momento difficile. Ero preoccupato che tenesse il sistema degli ospedali, certo, ma lo ero anche per la tenuta del mio equilibrio personale. Quelli sono stati i momenti peggiori”.

E sulla situazione sanitaria Venturi ha ricordato come la risposta della Regione ha seguito l’impennata di casi di contagio, cercando di dare risposte adeguate anche in termini di test. “Nella prima fase si facevano circa 2mila tamponi alla settimana, ora sono cresciuti a 5-6mila ma “sono sufficienti perchè praticamente non ci sono sintomatici nuovi”. Ma Venturi ha precisato che questo numero di tamponi “non sarà sufficiente per l’autunno. A metà maggio arriveremo a 10mila e ci sarà il tempo per arrivare alle cifre che avete ascoltato in questi giorni cioè 20mila a settembre”. Di certo ”nessuno si aspettava una virulenza così” – sottolinea il commissario -. Comunque, ”oggi non abbiamo più difficoltà a reperire i tamponi e c’è una rete di tracciatori già sviluppata”.

Sulla individuazione geografica dei contagi ”la facciamo già col 118, la cosa che ha funzionato meglio” durante l’emergenza. “A Piacenza – ha ricordato – erano abituati a fare 10-15 interventi al giorno, ma non sono comunque mai andati in difficolta”. Ebbene proprio a partire dalla ‘mappa’ degli interventi del 118 si puo’ tracciare in qualche modo la presenza del virus. E sul quadro attuale, Venturi ha ribadito: ”Tutto fa vedere che i numeri sono in riduzione fortissima. Soprattutto le positività che abbiamo sono legate ancora a qualche piccolo focolaio negli ospedali, nelle case protette, oppure tra i contatti che stiamo andando a cercare nelle famiglie. Siamo in una situazione in cui progressivamente si va verso zero contagi”. Nel pomeriggio Venturi si collegherà per la sua ultima diretta Facebook.

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