La Lega alla Regione “Riprendere le trattative col Governo per l’autonomia differenziata”

“Impegnare la Giunta regionale a riprendere le trattative e i negoziati con il Governo per portare a termine la cosiddetta autonomia differenziata”.

Lo chiede una risoluzione, primo firmatario Matteo Rancan (capogruppo), presentata dal gruppo della Lega Emilia Romagna.

Nella documento, gli esponenti del carroccio impegnano la Giunta “a proseguire il negoziato con il Governo ai fini dell’intesa prevista dall’articolo 116 della Costituzione e quindi riferire all’Assemblea, con cadenza periodica, gli esiti, anche alla luce del decreto annunciato nella nota di aggiornamento al Def; a prevedere una nuova delegazione per le trattative, questo per i cambiamenti collegati alle recenti elezioni, con la presenza, come in passato, di un rappresentante dell’Assemblea che garantisca anche le opposizioni; a trasmettere a questa Assemblea lo schema di intesa con il Governo prima della sua formale sottoscrizione, coinvolgendo anche i singoli Comuni (come previsto dalla carta costituzionale)”.

La risoluzione è stata sottoscritta anche dai consiglieri Emiliano Occhi, Daniele Marchetti, Andrea Liverani, Valentina Stragliati, Fabio Bergamini, Matteo Montevecchi, Simone Pelloni, Massimiliano Pompignoli, Stefano Bargi, Gabriele Delmonte, Michele Facci, Fabio Rainieri, Maura Catellani.

RANCAN E STRAGLIATI (LEGA) “SERVONO FONDI PER GLI AMBULANTI” – “Il governatore Stefano Bonaccini non dimentichi la categoria degli ambulanti, sia di generi alimentari che di altri settori merceologici, duramente colpiti dall’emergenza Covid-19 e conceda un contributo in sostegno delle loro attività”. L’appello nei confronti della Giunta regionale arriva dai consiglieri della Lega, Matteo Rancan e Valentina Stragliati, che invitano la Regione “a seguire l’esempio del Piemonte, che ha stanziato un “Bonus Mercati”, dal valore complessivo di 13 milioni di euro”.

“Si tratta di un contributo a fondo perduto che Regione Piemonte ha erogato agli ambulanti, pertanto chiediamo che anche l’Emilia Romagna destini fondi sia agli ambulanti non alimentari, costretti a sospendere totalmente la propria attività a causa dell’emergenza Covid, che a coloro che vendono prodotti alimentari: questi ultimi, infatti, nonostante abbiano potuto potuto proseguire lo svolgimento delle loro attività, lo hanno fatto in modo parziale, rimanendo anch’essi molto penalizzati economicamente” – concludono Rancan e Stragliati.

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