Processo Grimilde, il Comune di Piacenza si costituisce parte civile “Danno di immagine”

Processo Grimilde, il Comune di Piacenza si costituisce parte civile. Lo conferma il vice sindaco Elena Baio. “Non abbiamo ricevuto nessuna notifica ed abbiamo appreso dai giornali l’avvio del processo  – spiega -. Abbiamo raccolto tutta la documentazione necessaria e lunedì ci costituiremo parte civile, per danno di immagine”. Il processo vede tra gli 83 imputati anche l’ex presidente del consiglio comunale, Giuseppe Caruso.

A chiedere ufficialmente una presa di posizione da parte del Comune erano stati il consigliere comunale Luigi Rabuffi (Piacenza in Comune) e il gruppo consiliare del Pd, oltre all’associazione Libera che a sua volta si è costituita parte civile. “E’ una notizia che riempie di orgoglio il Coordinamento piacentino di Libera, perché tutti noi ci siamo sentiti feriti e umiliati quando il presidente del consiglio comunale della nostra città è stato arrestato per ‘ndrangheta – dice la presidente Antonella Liotti -. Da quel momento, a livello nazionale, noi piacentini siamo stati associati a questa vicenda. Non importa che le imputazioni riguardassero vicende precedenti al suo incarico, Piacenza aveva in un alto ruolo istituzionale una persona connessa alla ‘ndrangheta, e tutti sappiamo che la ‘ndrangheta è una associazione da cui non ci si può dimettere”.

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