Tagliaferri (FdI) alla Regione “Pagare la retta agli specializzandi impegnati nella lotta al covid”

“La Giunta stanzi un riconoscimento economico alternativo, quale ad esempio il pagamento della retta universitaria, al personale medico delle scuole di specializzazione, tutt’ora in prima linea nell’attività di contrasto all’emergenza Covid-19, che percepisce solamente la borsa di studio ministeriale”.

A chiederlo, con una risoluzione alla Giunta, è il consigliere piacentino Giancarlo Tagliaferri (Fdi), che ricorda come “la riorganizzazione del periodo Covid-19 abbia determinato un aumento di lavoro per tutti gli operatori del comparto sanitario oltre a un aumento del numero di personale, reclutato fra i medici andati in pensione e specializzandi assunti con contratto a tempo determinato, al lavoro in prima linea fin dall’inizio della pandemia per fronteggiare l’emergenza sanitaria”.

“Da qui la risoluzione – dice Tagliaferri – per impegnare l’esecutivo regionale a mettere in atto tutte le azioni possibili per un riconoscimento economico alternativo, quale ad esempio il pagamento della retta universitaria, al personale medico delle scuole di specializzazione, tutt’ora in prima linea nell’attività di contrasto all’emergenza Covid-19, che percepisce unicamente la borsa di studio ministeriale, laddove un bonus economico non sia previsto all’interno del protocollo d’intesa tra la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome di Trento e Bolzano e le Organizzazioni Sindacali FP Cgil, Cisl FP, Uil FPL sottoscritto lo scorso 29 aprile”.

“SICUREZZA SUI MEZZI PUBBLICI E INCENTIVI ALLA MOBILITA'” – “Servono misure urgenti per mettere in sicurezza il trasporto pubblico locale se si vogliono scongiurare effetti nefasti sulla qualità dell’aria e sull’ambiente”. Lo dice Giancarlo Tagliaferri di Fratelli d’Italia, che in un’interrogazione “sollecita la Regione a sostenere i progetti delle aziende che vogliano riorganizzare la mobilità e gli orari di lavoro dei propri dipendenti. Dobbiamo – afferma – garantire condizioni di massima sicurezza sia per gli addetti del Tpl, a cominciare da autisti e controllori, sia per gli utenti, gestendo una prevedibile e inevitabile flessione della domanda di trasporto pubblico anche per effetto dello sviluppo del lavoro agile”.

“A seguito della riduzione della domanda, bisogna prevenire la possibile crisi economica delle imprese del trasporto pubblico locale e il peggioramento della qualità dell’aria a causa di uno smodato utilizzo del mezzo privato, sostenendo una mobilità pubblica e privata a maggior sostenibilità.” Il consigliere di Fratelli d’Italia propone quindi di “adottare misure per assicurare la sicurezza dei lavoratori e degli utenti del Tpl, ma anche di incentivare servizi pubblici di trasporto a basso impatto ambientale (come bici e monopattini elettrici o car sharing) o l’acquisito da parte dei privati di auto “green”.

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