“Basta consumo di suolo, individuare altra area per il nuovo ospedale di Piacenza”

“No al consumo di suolo agricolo. Urge individuare un’altra area per il nuovo ospedale di Piacenza”.

Giulia Gibertoni (Misto), con un’interrogazione rivolta al governo regionale, chiede di valutare soluzioni alternative. Nell’area prescelta per la costruzione della nuova struttura, spiega la consigliera, “denominata ‘Farnesiana 6’,” si trova un’oasi agricola naturalistica che verrebbe, di fatto, cancellata (l’appezzamento, esteso per circa 20 ettari, è in coltivazione biologica certificata dal 2002 ed è contornato da circa 2.200 metri di siepe arboreo-arbustiva formata da specie autoctone)”. Questi terreni, inoltre, prosegue, “si trovano in una zona a rischio di esondazione del rio Riello, come accaduto nel novembre 2010 (durante la piena oltre a riempirsi tutte e tre le casse d’espansione presenti nell’area furono coperti dall’acqua i terreni in cui dovrebbe sorgere il nuovo ospedale)”.

Un’alternativa, invece, rimarca la capogruppo, potrebbe essere “quella dell’area 5 ‘podere Cascine’, terreno all’interno della tangenziale e già edificabile (classificato urbanisticamente a destinazione commerciale e residenziale), oltre a essere adiacente all’uscita dell’autostrada”. Un’area (già presa in considerazione) che però, evidenzia, “non presenta le caratteristiche di flessibilità per eventuali future espansioni, che evidentemente già si prospettano”. “Se si crede davvero alla rigenerazione urbana in chiave ecologica e se si crede davvero che il suolo sia una risorsa preziosa e non rinnovabile – conclude Giulia Gibertoni – la Regione Emilia-Romagna dovrebbe evitare ulteriore consumo di terreni agricoli”.

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