Maturità al via per 2mila studenti piacentini “Questo esame resterà nella storia” fotogallery

Esami di maturità al via per 2.124 studenti piacentini.

Da oggi mercoledì 17 giugno, dopo la lunga assenza forzata, toccherà finalmente ai ragazzi calcare di nuovo corridoi e aule della propria scuola, secondo il calendario dei colloqui, massimo cinque per giornata per commissione. Come noto, l’emergenza coronavirus ha infatti ridisegnato le modalità d’esame ed ogni studente affronterà un’unica prova orale di un’ora articolata in 5 punti. Il sindaco di Piacenza Patrizia Barbieri ha voluto rivolgere ai ragazzi impegnati nella prova il proprio in bocca al lupo.

QUESTA MATURITA’ RESTERA’ NELLA STORIA – “Questo esame resterà nella storia” dice Marco Carini, vice preside dell’istituto Romagnosi – Casali. “E’ stato complicato organizzarlo, perché abbiamo dovuto trovare gli spazi – spiega – adatti per ospitare le commissioni. Abbiamo dovuto usare gli spazi più grandi della scuola, “sparpagliando” le commissioni all’interno dell’istituto. Così siamo riusciti a rispettare le normative di sicurezza, con ingressi scaglionati e le misure di distanziamento”.

Esami di maturità

“Sul fronte della didattica a distanza siamo riusciti ad organizzarci nell’arco di una settimana, a livello tecnologico non è stato un problema. Certo, è stato un periodo molto lungo, pensavamo di dover utilizzare questa metodologia per un tempo più ridotto, quindi abbiamo adottato alcuni correttivi in corso d’opera. Però è stata un’esperienza – sottolinea – faticosa e i ragazzi sono stati molto bravi, nella stragrande maggioranza dei casi, a lavorare bene e con impegno. La scuola in presenza è un’altra cosa, ma in questo momento non c’era alternativa. Abbiamo dovuto fronteggiare un’emergenza: il 3-4 per cento degli studenti ha fatto fatica perché aveva poche risorse, la scuola si è attivata per supportare chi era in difficoltà sotto questo aspetto, abbiamo distribuito in comodato più di 50 device tra computer e tablet, ma in alcuni casi c’è stato anche un problema di connessione, che non è uguale in tutta la Provincia”.

“Stiamo già pensando a settembre, siamo in attesa di direttive ministeriali – conclude Carini -. Probabilmente procederemo al dimezzamento delle classi, alternando l’attività in presenza alla didattica a distanza. Però siamo ancora in attesa di maggiori indicazioni. Resta poi il tema dei trasporti, non dobbiamo solo pensare all’organizzazioniedi spazi e attività all’interno dell’edificio ma anche a come i ragazzi arrivano a scuola”.

IL RACCONTO DEI RAGAZZI – “E’ un esame strano, che si svolge in un clima quasi post apocalittico  – racconta Ludovico, quinta liceo scientifico al Gioia -, con i prof. distanziati ai lati della classe. Si urlerà un po’ di più, si suderà un po’ di più, però va bene dai. Sono contento di aver potuto sostenere l’esame in presenza, farlo per via telematica sarebbe stato triste oltre che ansiogeno. Così non è triste ma l’ansia resta”.

Martina, quinta scienze umane al Colombini, trova le amiche e la sorella ad aspettarla, all’uscita dall’esame. Per lei c’è una bottiglia di spumante pronta ad essere stappata per festeggiare. “L’esame è andato bene, ho presentato il mio elaborato sull’attivismo pedagogico – dice – e poi da lì si è sviluppato l’esame vero e proprio. La preparazione a distanza è stata tosta e mi sono mancati i miei compagni, sono contenta però di aver potuto sostenere l’esame davanti ai professori”.

Esami di maturità

Andrea, liceo scientifico Respighi, si dice soddisfatto di come è andato l’esame. “Sono soddisfatto, ero molto agitato ma è andata meglio di quanto mi aspettassi. Le prof. sono state rassicuranti, mi hanno messo a mio agio. E’ stato questo un anno diverso da come me lo ero aspettato, ma l’ho affrontato con lo stesso impegno: la maturità è sempre la maturità. Cosa mi è mancato? Non poter avere il mio ultimo giorno di scuola da liceale. Di solito si festeggia con gli amici, invece noi abbiamo solo chiuso una chiamata sull’Ipad”.

Esame di maturità

L’ESAME – Si partirà con la presentazione di un elaborato che riguarda le discipline della seconda prova scritta; si proseguirà poi con l’analisi di un testo di letteratura italiana tra quelli studiati nel corso dell’anno, in sostituzione della prima prova scritta; dopodichè il maturando dovrà sostenere  una discussione multidisciplinare sui materiali predisposti dalla commissione; quindi presentare una relazione sulle esperienze vissute durante il tirocinio dei Pcto (‘Percorsi per Competenze trasversali e l’orientamento’ ex alternanza scuola-lavoro) e infine rispondere  a una serie di domande su Cittadinanza e Costituzione, da quanto trapelato dal Ministero probabilmente incentrate sull’esperienza del lockdown. Per quanto riguarda la votazione, il credito del triennio finale potrà valere fino a 60 punti, anziché 40, come prima dell’emergenza. Al colloquio orale si potranno conseguire fino a 40 punti. Il voto massimo finale possibile resta quindi di 100/100 e si potrà ottenere la lode.

L’emergenza covid-19, inoltre, prescrive a docenti e studenti una serie di accortezze per svolgere l’esame in sicurezza: il distanziamento fisico – due metri l’uno dall’altro – rimane la stella polare, a cui si aggiunge l’obbligo di fornire un’autodichiarazione che attesti il proprio stato di salute e soprattutto di non avere febbre oltre i 37,5° e di non trovarsi in quarantena. I commissari dovranno indossare sempre la mascherina, mentre gli studenti potranno abbassarle durante il colloquio, rimanendo a due metri di distanza dai commissari. All’ingresso degli edifici non sarà rilevata la temperatura corporea, né sarà obbligatorio portare i guanti ma soltanto utilizzare i gel messi a disposizione dalle scuole. I maturandi non potranno presentarsi prima di 15 minuti dal proprio orale e appena finito dovranno andarsene per evitare gli assembramenti. Ci saranno percorsi segnalati all’interno degli istituti e ogni candidato potrà essere accompagnato solo da una persona.

Poi sarà il momento dei festeggiamenti. Ma niente baci, abbracci o brindisi: anche per questo, purtroppo, la maturità 2020 passerà alla storia.

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