Fiera di Sant’Antonino rimandata al 2021? Il nuovo Dpcm le vieta fino al 14 luglio

Fiera di Sant’Antonino rimandata al 2021? E’ uno scenario possibile, secondo le prescrizioni contenute nel nuovo Dpcm varato proprio ieri dal Governo Conte.

Nel documento infatti viene indicato che le fiere potranno riprendere solo da metà mese di luglio, dal 14 per essere precisi. La tradizionale fiera dedicata al patrono di Piacenza, che si tiene come è noto il 4 luglio, potrebbe quindi non ricevere il via libera per l’organizzazione, anche in modalità ridotta. Nelle scorse settimane l’assessore al Commercio Stefano Cavalli aveva già lasciato intendere la possibilità di un annullamento, ma all’epoca i contagi – e le morti – erano ancora a due cifre. Ora resta da capire se la Regione Emilia Romagna sia intenzionata a concedere un “via libera” anticipato, come sembra essere auspicato da alcuni consiglieri di maggioranza come Mauro Saccardi, che recentemente si è espresso a favore dell’organizzazione della Fiera, da sempre traino del commercio locale.

Posizione già contestata da Federico Scarpa del Consorzio Cosil Piacenza. “Di fronte alla pandemia in atto i cittadini esposti al contagio dovrebbero rinunciare alle più elementari regole di difesa dal Covid-19 e farsi carico invece delle lamentele e delle esigenze degli operatori dei mercati” scrive Scarpa in una nota inviata in redazione. “Le lamentele dei cittadini – scrive -, a difesa della salute, chi le ascolta e chi garantisce il rispetto delle prescrizioni? Il Sindaco? L’Assessore Cavalli? Il consigliere Saccardi? Citando lo stesso Saccardi “la politica ha il compito di decidere”,  tenendo conto delle prescrizioni sanitarie. Perché quindi rischiare dei naturali assembramenti e pericoli di contagio come quelli di una Fiera, ancorché ridotta, a fronte di un attacco del virus ancora incombente. La Fiera del Mare di La Spezia, che muove ogni anno un valore economico di 10-15 milioni di euro, ad esempio, è stata, giustamente, annullata senza nessun ipocrita presa di posizione pro economia. Auspichiamo che altre Autorità, competenti e responsabili, verificata la  consistenza delle nostre preoccupazioni, facciano applicare quantomeno le norme di buonsenso”.

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