“La mia famiglia nella morsa del covid, adesso ripensiamo la sanità” foto

Il coronavirus li ha segnati profondamente. Ma invece di dimenticare, da quell’esperienza – fatta di rabbia, dolore, speranza e, infine, grande gioia – hanno deciso di ripartire. Avviare una discussione per ripensare il futuro della sanità dopo l’emergenza.

Ecco perchè Maria Grazia Sabato, 56 anni, un passato da imprenditrice nell’Unieuro e attualmente membro del Rotary Club San’Antonino, e Rosario Brancati, 61 anni, dentista specializzato in medicina estetica e presidente del Lions Club Piacenza Host, hanno organizzato per la serata di giovedì 25 giugno – ore 21 – un incontro online dal titolo “Emergenza e post-covid: riflessioni e orizzonti” (SCARICA LA LOCANDINA) con ospiti i vertici politici e sanitari regionali e locali. “Sarà – spiega Sabato – un modo per ringraziare medici e personale sanitario, a nome nostro e di tutte quelle persone colpite dal virus nel nostro territorio. Ma anche occasione per dare loro voce ed avviare un dibattito con le istituzioni, oltre le polemiche e gli interessi di partito”.

Tra i nomi annunciati il governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini, l’assessore alle Politiche per la Salute Raffaele Donini, il sindaco di Piacenza Patrizia Barbieri; e poi Luca Baldino, direttore generale Ausl Piacenza, ed altri medici – sia di Piacenza che di Bologna – protagonisti dei mesi dell’emergenza, come ad esempio Luigi Cavanna, Daniela Aschieri e Anna Maria Andena. “Sarà una serata lunga, ma sicuramente interessante e vivace – annuncia l’organizzatrice -. Credo sia necessario essere pronti per un’eventuale seconda ondata, guardando alle esigenze del territorio e di chi ci lavora. I medici non sono impiegati che timbrano il cartellino, ma professionisti che in questi mesi spesso sono andati al di là dei loro compiti per puro spirito di servizio. Le risorse sono limitate e non si riesce ad accontentare tutti, ma credo che il punto di partenza debba essere quello di intervenire per priorità”.

Una consapevolezza, quella di Maria Grazia Sabato, che viene dal confronto avuto con medici ed esperti durante quel mese in cui suo marito Rosario ha lottato tra la vita e la morte. “Tutto è iniziato a fine febbraio – ricorda -. In quel periodo l’emergenza vera e propria non era ancora scoppiata, e non si sapeva quasi niente sul virus. Mio marito stava male da qualche giorno, febbre alta ma nessun altro sintomo. Nessun contatto con la Cina. Quando finalmente lo hanno ricoverato – dopo 3 giorni di tentativi andati a vuoto – era gravissimo. E’ stato subito intubato, ma i posti in terapia intensiva scarseggiavano e così è stato trasferito al Sant’Orsola di Bologna, dove i medici hanno fatto vari tentativi con diversi farmaci”.

“Nel frattempo – prosegue – i problemi sono aumentati: mi sono ammalata anch’io, così come nostra figlia di 11 anni. Siamo rimaste costrette in isolamento, separate l’una dall’altra per un tempo lunghissimo. Lei è stata fortissima, organizzandosi da sola per la scuola, per mangiare e per le pulizie. Da Bologna tuttavia le notizie non erano buone – racconta -. I medici mi ripetevano che mio marito era molto grave. Dopo qualche tempo c’è stato un piccolo miglioramento e quindi è stato portato all’Ospedale Bellaria, sempre a Bologna. Questo mi ha dato un po’ di speranza, anche se i dottori non erano fiduciosi. A breve, infatti, c’è stato un altro crollo delle sue condizioni che ha reso necessaria una tracheotomia d’urgenza. Poi il miracolo – esclama Sabato -. A fine marzo abbiamo iniziato a vedere la luce e in breve, una volta uscito dalla terapia intensiva, le condizioni di Rosario sono migliorate in maniera evidente. A dargli forza la voglia di vedere la sua famiglia e la sua bambina; mentre per me in questo periodo difficile è stata fondamentale la fede. Il primo aprile, il giorno del compleanno di mia figlia, è stato quindi trasferito a Castel San Giovanni per la fase di riabilitazione. Alla fine, dopo altri giorni separati, ci siamo finalmente potuti riabbracciare”.

“Quest’esperienza – la riflessione finale – mi ha fatto capire di quanto la sanità sia un settore cruciale per il territorio. All’inizio della pandemia, quando mio marito stava male e non veniva ricoverato, ero delusa e arrabbiata; ho deciso però di usare questa rabbia non per accanirmi contro eventuali colpevoli, ma piuttosto per utilizzarla in modo positivo per avviare un confronto e un dibattito affinché in futuro possiamo essere più preparati ad affrontare situazioni come queste”.

COME SEGUIRE L’INCONTRO – “Dato l’interesse suscitato – spiega Maria Grazia Sabato -, davvero superiore alle aspettative iniziali, la serata sarà trasmessa in diretta live sulle pagine Facebook del Polistudio Santa Teresa Dr.Brancati, della Ausl di Piacenza, della Ausl di Bologna, del Rotary Piacenza Sant’Antonino e del Lions Club Piacenza Host, a cui teniamo che vengano riconosciuti gli importanti sostegni forniti alla sanità piacentina, insieme agli altri Club del Territorio, durante la pandemia. Per chi non utilizza Facebook, sarà invece possibile accedere inviando richiesta a: sabato.mg@libero.it o a 3458385777, e verrà fornito, poco prima dell’inizio della conferenza, il link per collegarsi”.

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