“Dà voce al rispetto”, sabato a Piacenza la manifestazione contro l’omofobia

Anche a Piacenza si terrà una manifestazione a sostegno del disegno di legge contro l’omolesbobitransfobia e la misoginia. L’iniziativa, promossa da Arcigay e Non una di Meno, insieme a un ampio cartello di associazioni, si terrà sabato 18 luglio alle 17, vicino al Facsal.

“Il Parlamento italiano si appresta a discutere la Proposta di Legge Zan che prospetta modifiche molto importanti al Codice Penale – scrivono in una nota i promotori – con l’obiettivo di tutelare in modo particolarmente serio le persone da violenze e discriminazioni per l’orientamento sessuale o identità di genere. La nostra società è ancora profondamente sessista perché legata a modelli patriarcali. Mettere in discussione la supremazia di questo modello rappresenta ancora un grosso problema soprattutto per le donne e le persone LGBTQIA+, spesso vittime di violenza proprio in ragione di un’espressione di genere giudicata “inferiore” o “diversa” perché lontana dal modello patriarcale. Il passo indietro chiesto alle donne e l’invisibilità imposta alle persone transgender sono alcuni esempi di questo assurdo prezzo per la mancata appartenenza al “genere forte” o al suo rifiuto”.

“Eppure, molti italiani si chiedono se sia veramente necessaria questa legge e se non si voglia così mascherare l’introduzione di un cosiddetto “reato di opinione”: è bene fugare questi dubbi. La pdl Zan si serve di una tecnica legislativa molto semplice: va a integrare gli art. 604 bis e 604 ter del Codice Penale. Nella sostanza, se oggi non si può discriminare per motivi religiosi, per esempio, un domani non si potrà nemmeno nei confronti di coloro che hanno intrapreso la transizione di genere o che hanno un determinato orientamento sessuale. Mai disegno di legge fu più trasparente, formato da due articoli e poche righe. Inutile dunque che i detrattori si nascondano dietro un dito. I discorsi escludenti non sono libertà di parola, ma libertinaggio: c’è una bella differenza”.

“L’orientamento sessuale e l’identità di genere sono due aspetti centrali nella costruzione della personalità di ciascuno, proprio questa importanza primaria rende i casi di discriminazione e violenza particolarmente dannosi e pericolosi per chi li subisce, proprio come accade per i crimini motivati dall’odio etnico e religioso. La tutela che la nostra legge oggi assicura contro tali crimini non è, secondo noi, sufficiente a rimarcare la gravità delle offese alle persone LGBTQIA+. La pdl Zan, dunque, arricchisce tutti senza togliere niente a nessuno: infondate sono le preoccupazioni per la limitazione della libertà di pensiero e opinione”.

“Le modifiche al Codice Penale, infatti, riguarderebbero soltanto l’istigazione e il compimento di crimini e violenze per volontà discriminatoria. In altre parole sarebbero punibili più seriamente solo gli atti concretamente compiuti ai danni di una persona, non le opinioni o la propaganda di idee. Crediamo inoltre che la pdl Zan sia l’inizio di un percorso che dovrà prevedere maggior sostegno ai centri antiviolenza e rifugi per donne e persone lgbtqia+, totale depatologizzazione dei percorsi di transizione, divieto di correzione genitale imposto alla nascita nei confronti di persone intersex”.

Per aderire all’iniziativa: piacenza@arcigay.it

Associazioni attualmente aderenti:
Famiglie Arcobaleno Piacenza
Agedo Milano
Arci Piacenza
Mondo Aperto APS
Fabbrica e Nuvole Odv
La città delle donne
Amnesty International Piacenza
Libera Associazione Contro le Mafie Piacenza
Cisl Piacenza
Donne in nero
Movimento di Cooperazione Educativa – Gruppo territoriale di Piacenza
Uil Piacenza
CGIL Piacenza
Anpi – sezione di Piacenza Medina Barbattini
Epikurea
Progettomondo.mlal gruppo di Piacenza

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