La musica torna a Palazzo Farnese, successo e applausi per il Gala Verdiano
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“E quindi uscimmo a rivedere le stelle”. All’insegna del verso dantesco la Fondazione teatri di Piacenza in collaborazione con l’amministrazione comunale ha fortemente voluto la ripresa dell’attività lirica pesantemente penalizzata dall’epidemia che da mesi ha cancellato ogni attività teatrale e musicale.
Questo Gala Verdi, nella terra verdiana non si poteva che ricominciare con un omaggio al grande “maestro”, ha voluto dare un segnale forte ed esprimere la grande volontà di riprendere l’attività operistica seppur in forme forzatamente ridotte in ottemperanza delle disposizioni relative al covid 19. Tutto è filato nel migliore dei modi; un pubblico di circa 200 persone (tutto quanto era possibile ospitare) ha coperto i posti assegnati secondo il mantenimento delle distanze ed indossando le opportune mascherine distribuite all’entrata del cortile del Palazzo Farnese, dove si è svolto lo spettacolo in un ambiente alquanto suggestivo in una serata fresca di temperatura ma riscaldata dalla bravura degli interpreti.
Il baritono parmense Luca Salsi ed il tenore genovese Francesco Meli rappresentano l’eccellenza della lirica anche a livello mondiale, con alle spalle una serie di successi in tutti i teatri del mondo (ed alla Scala in particolare) grazie a doti canore di notevole spessore e tecnica di canto maturata e coltivata con indubbio Talento, qualità che i melomani piacentini hanno avuto l’occasione di apprezzare nelle loro frequenti presenze nel nostro Teatro Municipale. La forzata inattiva ha contribuito a rendere le loro voci ancor più belle, fresche e potenti; così le arie verdiane, dal Don Carlos alla Forza del Destino, dal Ballo in maschera all’Otello, con l’aggiunta di generosi bis finali dedicati al Barbiere di Siviglia di Rossini ed all’Elisir d’amore di Donizetti, hanno entusiasmato il pubblico che ha attribuito agli artisti interminabili applausi.
Ai due bravissimi interpreti va aggiunto il pianista Davide Cavalli, che ha saputo ricavare dallo strumento – sia nelle funzioni di accompagnamento, che in quelle di solista – emozioni particolari degne di un importante interprete. Le note dedicate alle composizioni di Liszt sono state addirittura emozionanti. Successo, quindi, pieno ed incondizionato, per il quale va reso merito a chi l’ha voluto, progettato e diretto, in modo particolare la direttrice artistica Cristina Ferrari, mentre il sindaco Patrizia Barbieri ha fatto gli onori di casa in apertura di programma.
Foto Mirella Verile
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