“Piacenza nel cuore”, in tanti in Piazza Cavalli per ascoltare le note della tradizione “Ripartiamo dalle nostre radici” foto

Anche in tempi di post-covid, nella splendida cornice di Piazza Cavalli, non è mancata la tradizionale rassegna “Piacenza nel Cuore – Sant’Antonino con parole e musiche della nostra terra”, giunta quest’anno alla XXV.ª edizione.

“Dopo la chiusura forzata degli ultimi mesi – il commento degli organizzatori -, pare che per la ripresa Sant’Antonino ci abbia messo del proprio: un tramonto fiammeggiante, suggestivo come pochi e la brezza di Rivergaro arrivata sino in piazza hanno fatto godere al folto pubblico uno spettacolo nelle condizioni ideali. Mattatrice da sempre della serata è la nostra Marilena Massarini -, che ha presentato i vari artisti avvicendatisi sul palco con la sua consueta verve, buonumore ed ottimismo verso i tempi a venire”. “Organizzare quest’evento con le restrizioni resesi necessarie ultimamente non è stato facile – spiega Massarini – però in un contesto di celebrazioni già impoverito mi son impegnata perché la rassegna del dialetto continuasse, nel solco della tradizione e della piacentinità”.

“E di piacentinità se ne è respirata davvero tanta – spiegano ancora gli organizzatori della rassegna -, sulle note dell’orchestra del M.° Marino Castelli e della fisarmonica del M.° Alberto Kalle, che hanno accompagnato le esibizioni dell’inossidabile Mauro Sbuttoni, interprete in chiave blues del folk nostrano, del sempreverde Maurizio Pitacco e del cantautore Mario Schiavi, già vincitore del Premio Faustini e debuttante sul palco di Piazza Cavalli l’anno passato. Sono tornati così ad echeggiare in piazza i termini vividi del nostro dialetto, con le loro sonorità antiche e la loro insuperabile capacità evocativa, che hanno trasmesso immagini chiare e nitide, che si pensavano ormai perdute nel tempo. Invece sono come riemerse, tornate tra noi per trasmetterci la forza delle loro radici profonde, proiettarci e sostenerci verso il futuro, le cui incognite e nuove sfide guardiamo con meno timore e maggiore confidenza”.

“Questo è in sintesi il significato della manifestazione – la riflessione -, un messaggio fatto proprio anche dalla Banca di Piacenza che ha sempre creduto nella rassegna dialettale per Sant’Antonino. Tra gli altri scopi, “Piacenza nel Cuore” si pone anche obbiettivi di ricerca e conservazione: la chicca che ha impreziosito l’evento è stata l’esecuzione a tre fisarmoniche di “Valzer in “Re Minore”, risalente attorno agli anni ’30 (compositore ignoto), scritto appositamente per la festa in Piazza Cavalli e recuperato per l’occasione. Questa diuturna opera di ricerca ha anche riportato alla luce spartiti e testimonianze di una scala armonica piacentina implementata in passato su talune fisarmoniche, strumento d’elezione del folklore musicale della nostra terra”.

A tal proposito Marilena Massarini ha annunciato “altri e più corposi esiti delle ricerche, che vedono nel Maestro Alberto Kalle un prezioso collaboratore. Anche questo, in fondo, è il bello della cultura – conclude -, della tradizione e del passato che non smette di stupirci: quando pensi di essertene affrancato, d’esser andato oltre, te lo ritrovi davanti, con qualcosa di già affrontato e di già visto, a cui i nostri avi s’erano già accostati con la loro esperienza e le loro visioni. Ci si è lasciati dunque con un “arrivederci” e con la curiosità per il desiderio di sorpresa per quello che “Piacenza nel Cuore” potrà ancora riservarci”.

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