Scuola, Morelli (Mcl) “Urgente creare le condizioni per riaprire in sicurezza”

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“Come movimento di testimonianza evangelica, da sempre impegnato al servizio dei lavoratori, abbiamo constatato la necessità di chiudere le scuole per l’emergenza covid-19, del quale si conosceva poco la pericolosità ma non certo la capacità di diffondersi. Ora è urgente creare la condizioni per riaprire a settembre, in sicurezza e nella massima chiarezza”.

Così Umberto Morelli, presidente provinciale Mcl Piacenza, interviene sul tema del rientro a scuola a settembre. “E’ fondamentale riaprire tutte le scuole – aggiunge -, anche come frutto di una concreta collaborazione e solidarietà fra Governo, Regioni, Comuni, e tutte le componenti del mondo della scuola. A nostro parere se è stato necessario ricorrere ai collegamenti a distanza, una sorta di surrogato della scuola da vicin , adesso serve assicurare a tutti gli studenti la loro presenza in aula, come inscindibile legame didattico, culturale, sociale e civile. Per anni la scuola è stata stressata da riforme e controriforme che che hanno riguardato anche gli esami con il risultato di aumentare il senso di incertezza e di precarietà dei docenti e degli studenti. Adesso è urgente riportare la scuola sui binari della normalità e di una preparazione adeguata capace di coniugare la conoscenza e il sapere con le nuove tecnologie e con moderni strumenti didattici. Il che significa fornirla dei necessari finanziamenti e quanto altro ancora manca nelle linee guida per il prossimo anno scolastico, a dir poco superficiali, carenti e confuse”.

“Non è questa la scuola che il Mcl ritiene necessaria per i giovani di oggi e per il Paese – sottolinea Morelli -, perchè rischia di diventare una scuola con poco cuore e poco sapere, avulsa dalla realtà, chiusa in se stessa. Noi crediamo in un’altra, non ideologizzata, non ingessata, non trascurata. Una forte scuola pubblica capace di essere al servizio della crescita culturale, civile, didattica del Paese. Una scuola nella quale anche la paritaria abbia la sua dignità, il suo ruolo, il suo contributo e concorra anche lei sia alla crescita del Paese e delle sue giovani generazioni, che grazie ad essa programmano e creano il loro futuro”.

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