“Tra marzo e maggio persi a Piacenza 3mila posti di lavoro. Ora dobbiamo ripartire insieme”

I numeri sono diventati una costante della comunicazione nell’era Covid. Se prima a tenere banco erano gli strazianti bollettini dei decessi e dei malati, ora sono le cifre della crisi ad essere prepotentemente d’attualità.

Non a caso il sindaco e il presidente della Provincia Patrizia Barbieri inizia proprio così la conferenza stampa a palazzo Mercanti, a margine della visita del presidente della Regione Stefano Bonaccini. “Le ore di cassaintegrazione di aprile e maggio sono state oltre 7 milioni e 500 mila, con un incremento, rispetto allo scorso anno, che è 5 volte il dato regionale – dice Barbieri -. Per quanto riguarda il mercato del lavoro, il saldo negativo nel periodo marzo-maggio è di quasi 3mila unità, quindi la crisi si è tradotta in perdita di posti di lavoro. I dati di Confindustria mostrato un calo del fatturato del 37% nel mese di marzo, del 46 % ad aprile, del 23% a maggio. I nostri imprenditori ci segnalano una situazione di preoccupazione per il fatturato: oltre il 70% lamenta un calo, di particolare gravità per il 20%”.

Uno scenario ancora in fieri, la cui gravità spiega forse la volontà di andare al di là di mere partigianerie politiche, che vedrebbero contrapposte Piacenza e Bologna. “Con la Regione – prosegue Barbieri – abbiamo sempre condiviso interventi con azioni veloci, in grado di dare risposte al mercato del lavoro e di individuare soluzioni strategiche per i nostri territori, per aumentarne la produttività. E’ evidente che queste azioni, per essere efficaci, necessitano anche un di accordo di programma che veda non solo un impegno della Regione ma anche del Governo centrale”.

“Deve ripartire l’economia, dobbiamo ripartire insieme – sottolinea -. La città di Piacenza ha delle partite strategiche. Penso al polo del ferro, al nuovo ospedale, alla sanità nel suo complesso, intesa come ricerca, innovazione, investimento sul personale. Sono temi già affrontati con il ministro Roberto Speranza: tutto ciò che è pre covid è preistoria. Altri temi importanti sono la scuola, così come il turismo e cultura volani per ripartire. Per farlo, abbiamo bisogno del Governo centrale e della Regione, da soli non si può andare avanti. Ringrazio non solo il presidente e la Giunta per le notizie positive che hanno portato oggi, ma anche perché in questi mesi con i singoli assessori si è lavorato alacremente sui temi specifici, e il risultato è quello che vediamo oggi”.

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