“Treni, garantire sicurezza dei viaggiatori e introdurre abbonamenti “a consumo””

L’Associazione Pendolari Piacenza ha incontrato nelle ultime due settimane i consiglieri regionali piacentini Katia Tarasconi, Giancarlo Tagliaferri e Valentina Stragliati per fare il punto sui problemi della mobilità, treni e trasporto pubblico locale, a seguito delle riaperture post emergenza covid.

Tanti i temi sul tavolo a partire dai rimborsi degli abbonamenti non fruiti a causa dell’emergenza Covid e dalla conseguente necessità di lavorare da casa annullando gli spostamenti. “Sono mesi, infatti, – sottolineano i pendolari – che si parla di stanziamenti e risorse per i rimborsi ma al di là di impegni e rassicurazioni non è ancora arrivato nulla. L’Associazione Pendolari Piacenza ha stretto anche una convenzione con Confconsumatori per meglio tutelare i diritti ma, nonostante ciò, la fase di stallo continua. Abbiamo quindi chiesto ai consiglieri di farsi portavoce dei nostri diritti nei confronti dei gestori”.

“Vi sono poi – proseguono – sostanziali preoccupazioni per l’evoluzione a partire da settembre quando molte aziende chiederanno un rientro al lavoro in presenza. Non ci risulta, infatti, che le aziende fornitrici dei servizi, Trenitalia in primis, abbiano elaborato un piano per limitare il rischio di affollamento, ad esempio aumentando le corse. Addirittura l’ultima ordinanza regionale che ha nuovamente consentito l’occupazione del 100% dei posti a sedere su treni regionali e autobus, potrebbe creare i presupposti per un nuovo aumento del rischio di contagi nel caso di una ripresa cospicua del flusso pendolare. Non dimentichiamoci, infatti, che la diffusione della prima ondata di contagi a febbraio è avvenuta nel triangolo Piacenza- Milano-Bergamo”.

“Quello che invece oggi è effettivo – denunciano – è che non è stata resa strutturale la convenzione MiMuovo, che consentiva ai titolari di abbonamento ferroviario regionale mensile e annuale l’utilizzo, con un piccolo sovrapprezzo dei treni Intercity, Frecciabianca e Freccia Argento. Tutto questo se dovesse permanere anche a settembre potrebbe creare il rischio di assembramenti sui treni regionali. Situazioni alle quali, peraltro, siamo da tempo abituati con l’aggravante dei nuovi convogli Rock che hanno dimostrato, fin dalla loro introduzione, problemi di insufficiente capienza”.

L’associazione ha quindi chiesto ai consiglieri di farsi portavoce di tutta una serie di ulteriori istanze da portare avanti: “Nei confronti dei gestori dei servizi (Trenitalia e aziende TPL) affinchè venga garantita la sicurezza dei viaggiatori. Come? Aumentando le corse in particolare per i mezzi di trasporto pubblico nelle ore di punta da settembre, stabilizzando le convenzioni come la MiMuovo per permettere, riguardo al trasporto ferroviario, agli abbonati di distribuirsi su più treni, stabilendo sanzioni rigide per chi non usa i DPI (mascherine) sui mezzi di trasporto. Sempre nei confronti dei gestori è necessario portare avanti la revisione dei modelli tariffari. La diffusione dello smart working, infatti, determina il venire meno di una frequenza di viaggio tutta la settimana. Quello che noi proponiamo è l’introduzione di abbonamenti “a consumo” in modo che si paghi solo l’effettivo utilizzo dei mezzi”.

E ancora: “Nei confronti delle associazioni territoriali di categoria affinchè, laddove ciò è possibile, la pratica del telelavoro, sperimentata con successo in questi mesi, venga parzialmente mantenuta anche da settembre quando molte realtà produttive e commerciali prevederanno il rientro al lavoro in presenza. Nei confronti delle regioni limitrofe con particolare riferimento alla Lombardia, verso cui quotidianamente migliaia di lavoratori, si recano per raggiungere il posto di lavoro, affinchè si stabiliscano accordi comuni e le misure attuate siano coerenti e il più possibile omogenee”.

“L’emergenza Covid – concludono – ha messo in ginocchio l’economia italiana, ma non vogliamo che diventi il pretesto per cancellare conquiste ottenute. A dicembre abbiamo salutato con grande favore la possibilità di utilizzare la linea ad Alta Velocità nella tratta Piacenza-Milano con i treni FrecciaArgento grazie alla convenzione MiMuovo, in fase di elezione abbiamo puntato molto affinchè questa convenzione fosse stabilizzata e migliorata, a settembre non vogliamo trovarci due passi indietro”.

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