Grazie al crowdfunding 514mila euro all’Ausl per l’emergenza covid. Baldino “Il virus c’è ancora”

513.896 euro donati da 7.304 persone. Sono numeri importanti quelli presentati dal direttore generale dell’Ausl Piacenza, Luca Baldino, nella mattinata del 7 agosto.

Cifre che testimoniano – attraverso lo strumento del crowdfunding – la straordinaria mobilitazione dei piacentini, ma non solo, a favore della sanità locale durante l’emergenza covid. “E che costituiscono – ha spiegato Baldino – il 15 per cento di tutte le donazioni private ricevute dall’Ausl durante l’emergenza sanitaria”.

“I fondi raccolti – ha continuato – sono stati tutti impiegati per materiale sanitario. Nel dettaglio: 102.190 euro sono stati utilizzati per acquistare 5 Elettrobisturi; 59.780 per un ecografo; 13.420 per un microscopio ottico; 8.540 euro per un ventilatore per ambulanza; 90.000 per un’importante apparecchiatura Genexpert in grado di analizzare in 45 minuti i tamponi orofaringei, destinati, per esempio, per i pazienti che accedono in Pronto Soccorso; 37.210 euro sono stati usati per 3 ventilatori polmonari; 6.230 euro per un monitor multiparametrico per l’ospedale di Castel San Giovanni; 6.282 euro per un monitor multiparametrico indossabile e stazione di ricarica per l’ospedale di Fiorenzuola; e, infine, 169.715 per attrezzature sanitarie destinate al nuovo reparto flessibile di terapia intensiva, attivo da fine agosto, ricavato al terzo piano del blocco A dell’ospedale, che funzionerà come un normale reparto di degenza ma, in caso di nuova emergenza, sarà facilmente convertibile in terapia intensiva”.

Sì, perché il direttore generale dell’ospedale ha sottolineato, ancora una volta, l’importanza di mantenere la guardia alta in vista di una possibile seconda ondata del virus. “Queste donazioni – le sue parole – sono state un aiuto fondamentale per superare la prima fase critica, ma temo che nei prossimi mesi ci troveremo ad affrontare nuove difficoltà. Il virus c’è ancora, la pandemia non è  finita, e fino al vaccino non potremo dire di esserne fuori”.

Conferenza stampa Ausl

LE DONAZIONI – Baldino ha quindi voluto ringraziare “di cuore tutti i cittadini di Piacenza, che, quasi dal niente, solo con la buona volontà, hanno messo a nostra disposizione risorse economiche fondamentali nel momento del bisogno”. A rappresentare i tanti volti dietro questa grande macchina della solidarietà ci sono gli ideatori delle diverse campagne di crowfunding. La più consistente, anche perché è stata la prima a partire, è stata quella lanciata a metà marzo dalla gragnanese Elisa Ghezzi (alla fine l’importo totale raccolto è stato di 332.699 euro, arrivati da 5.800 persone).

“Tutto è partito perché parlando con alcuni amici medici ho capito che la situazione stava degenerando – ha spiegato -. Ho così deciso di mettermi a disposizione con una raccolta fondi che pensavo potesse al massimo coinvolgere amici e parenti. Avevo però sottovalutato il potere dei social media, infatti, in pochi giorni, erano già stati raccolti più di 50mila euro. Bello che a partecipare siano state anche persone che non vivono qui, ma che magari – per lavoro o per studio – sono passate a Piacenza mantenendo un legame affettivo. Donazioni sono arrivate addirittura dalla Croazia”

In questa speciale “classifica” delle donazioni, subito dopo si colloca la campagna “Io sostengo il mio ospedale”, lanciata dalla stessa Azienda Sanitaria locale e che ha coinvolto 1.048 donatori per 157.734 euro raccolti. Quasi 9mila euro – donati da 219 persone – sono poi arrivati dalla raccolta organizzata da Luca Tiramani e rinominata “Riparty Piacenza” “Essendo organizzatore di eventi ho sempre a che fare con i giovani e mi sono accorto che nei primi giorni di emergenza molti di loro avevano comportamenti poco virtuosi – la sua considerazione -. Con questa campagna – che ha messo insieme 13 gruppi di organizzatori di eventi del territorio  – abbiamo quindi cercato di portare i ragazzi a impiegare i soldi che solitamente avrebbero usato per un cocktail o un aperitivo per una causa più importante: alla fine il riscontro è stato ottimo”.

Giovane, diventato padre nei giorni dell’emergenza, lo è anche Jonathan Ghilardelli, promotore della raccolta fondi “Respiratore per l’ospedale di Fiorenzuola”, che ha coinvolto 94 donatori per un bottino di 6.231 euro. “Con mia moglie che lavora presso la farmacia ospedaliera e una figlia appena nata a casa ho sentito forte il senso di responsabilità verso il mio territorio – ha detto -. Devo dire che mi ha stupito la partecipazione della gente, significa che nella nostra società c’è ancora del buono”.

Mille euro – 15 i donatori- sono poi stati raccolti dalla Fiaip (Federazione Italiana Agenti Immobiliari) ” Come agenti immobiliari siamo molto legati al territorio – ha detto il presidente provinciale Fabrizio Floriani – . Eventi come questi ti insegnano tante cose, la cooperazione, il fare il bene al prossimo. Abbiamo quindi cercato di dare un contributo per l’eccellenza più grande della nostra provincia: quella umana”. Altre donazioni sono arrivate dalle campagne di crowdfunding “Aiutiamo l’ospedale di Castel San Giovanni (ideatore Akshay Adheen: 6.231 euro raccolti da 93 persone); “Per Azienda Ospedaliera Piacenza” (promotrice Rebecca Ricifari: 18 donatori e 744 euro raccolti); “Una canzone per l’ospedale di Pc” (promotore Roberto Reale: 17 donatori e 370 euro raccolti).

Approvazione per le tante iniziative è arrivata anche dal sindaco di Gragnano e membro dell’Ufficio di presidenza della Conferenza Territoriale Socio Sanitaria, Patrizia Calza: “Ciò che è successo durante la pandemia è un chiaro esempio di cittadinanza attiva – ha dichiarato -. Era importante che ci fosse un ritorno alla popolazione, però affinché la fiducia dei cittadini non venga mai a mancare è necessario, come in questa occasione, fare sempre chiarezza sull’impiego delle donazioni”.

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