Iren, il Covid impatta sull’utile (-11,9%). Crescono gli investimenti (+29%)

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Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Iren ha approvato i risultati al 30 giugno 2020 con un Margine Operativo Lordo a 473 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto allo scorso anno (478 milioni di euro) “grazie alla stabilizzazione della marginalità della Business Unit Mercato, alla crescita organica di tutte le attività di business e alle sinergie che hanno permesso di fronteggiare uno scenario energetico e climatico particolarmente penalizzante, ulteriormente aggravato dall’emergenza sanitaria”.

“Escludendo il saldo netto degli elementi non ricorrenti che hanno influenzato positivamente il primo semestre 2019 e quello 2020 per circa 20 milioni di euro – si legge in una nota -, la crescita dell’Ebitda di Gruppo sarebbe stata pari al 4%”.

Nel primo semestre dell’anno, gli investimenti sono cresciuti del 29%, attestandosi a 254 milioni di euro. Il marcato incremento degli investimenti, che si traduce in maggiori ammortamenti per 15 milioni di euro, unito ad accantonamenti per 26 milioni di euro prevalentemente destinati al fondo svalutazione crediti in relazione all’incremento delle perdite attese stimate in funzione della crisi economica correlata all’emergenza sanitaria Covid-19, hanno avuto un impatto sull’utile del Gruppo attestatosi a 133 milioni di euro in calo (-11,9%) rispetto a 151 milioni di euro registrati nel 2019. Nel periodo in oggetto Iren ha conseguito una crescita organica pari a 11 milioni di Ebitda, sinergie pari a 5 milioni di Ebitda e rafforzato ulteriormente di 47.000 unità la propria base clienti a 1,863 milioni di clienti.

“In uno scenario particolarmente complesso – afferma il Presidente di Iren Renato Boero -, nei primi sei mesi dell’anno il Gruppo ha saputo proseguire nel percorso di crescita per linee esterne definendo l’acquisizione del ramo d’azienda di SEI Energia, di SI.DI.GAS, di I.Blu, che consentirà un’ulteriore accelerazione nell’economia circolare permettendo a Iren di diventare operatore leader nella selezione della plastica COREPLA e nel trattamento del plasmix e, infine, di Unieco Ambiente che favorirà l’ingresso in nuovi territori e rafforzerà ulteriormente il profilo industriale di Iren nel settore Ambiente e nel trattamento dei rifiuti speciali. La significativa crescita della base clienti nei settori energetici testimonia l’elevato livello di servizio offerto da Iren anche in un periodo straordinario nel quale gli oltre 8.000 dipendenti del Gruppo, a cui rivolgo il mio sentito ringraziamento, hanno continuato a erogare i servizi con la consueta efficienza, professionalità e flessibilità”.

“I risultati raggiunti in questi primi sei mesi del 2020 in un contesto altamente sfavorevole evidenziano la resilienza del modello di business del Gruppo e il valore strategico dell’integrazione di tutti i business” – ha commentato Massimiliano Bianco, Amministratore Delegato del Gruppo, che ha poi aggiunto -. Ancora una volta il Gruppo ha dimostrato la capacità di perseguire efficacemente gli obiettivi del Piano Industriale, incrementando gli investimenti del 29% e confermando il recupero, entro fine anno, dei leggeri ritardi occorsi sulle opere in costruzione causati dall’emergenza sanitaria. Il calo della redditività è dovuto principalmente al venir meno di elementi straordinari, alla climatica negativa e all’emergenza Covid, dimostrazione che la gestione ordinaria è solida e orientata verso la crescita futura. Gli investimenti effettuati negli ultimi anni sulle persone e sull’innovazione tecnologica ci hanno permesso di contrastare efficacemente e attenuare l’impatto di uno scenario particolarmente complesso. Forti di tale consapevolezza, guardiamo con ottimismo alla seconda parte dell’anno”.

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