Spettacolo in cielo con la cometa C/2020 F3 NeoWise: ecco come vederla

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Nelle scorse settimane ha dato spettacolo in cielo la cometa C/2020 F3 NeoWise, scoperta il 27 marzo 2020 dal telescopio spaziale NEOWISE e che presenta un periodo orbitale di 6.700 anni.

La cometa ha un’orbita retrograda (cioè si muove al contrario rispetto al movimento dei pianeti attorno al Sole) e una forte inclinazione rispetto al piano dell’eclittica (quel piano apparente sul quale sembrano muoversi i pianeti nelle loro orbite di rivoluzione attorno al Sole). L’afelio (punto più lontano dal Sole) dell’orbita di questa cometa si situa nella Fascia di Kuiper, anche se originariamente essa proveniva dalla cosiddetta Nube di Oort. Il 3 luglio di quest’anno ha raggiunto il perielio (il punto della sua orbita più vicino al Sole) passando a 44 milioni di km di distanza dal Sole, mentre il 23 luglio ha raggiunto il suo punto più vicino alla Terra passando a circa 103 milioni di km di distanza da noi.

Dallo studio della cometa effettuato nei raggi infrarossi è emerso che il suo nucleo ha un diametro di circa 5 km, mentre nelle immagini risulta ben visibile una doppia coda: quella superiore azzurrognola e più rettilinea è costituita da ioni liberati dai suoi gas che vengono ionizzati dal Sole, mentre quella inferiore biancastra è costituita dalle polveri che vengono liberate dal nucleo cometario. La cometa è stata visibile a occhio nudo nel mese di luglio, dapprima al mattino prima del sorgere del Sole e poi più comodamente in prima serata. In agosto la NeoWise non sarà più visibile a occhio nudo, ma la si potrà cercare con un binocolo o un piccolo telescopio ancora bassa all’orizzonte nelle costellazioni della “Chioma di Berenice” e nella “Vergine” (approssimativamente sotto alla luminosa stella Arturo del “Bifolco”). L’orario migliore per individuarla sono le 22 e la direzione di osservazione è verso ovest. Naturalmente occorrerà posizionarsi in siti bui e privi di foschia.

Possiamo affermare che questa è stata la prima cometa visibile ad occhio nudo alle nostre latitudini, nel nuovo millennio.

Danilo Caldini (Gruppo Astrofili di Piacenza – APS)

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