Tagliaferri (Fdi): “Lockdown bocciato dal Giudice di Pace, cosa fa la Regione?”

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“Lockdown bocciato dal Giudice di Pace, cosa fa la Regione?”.

A chiederlo è un’interrogazione a firma Giancarlo Tagliaferri, consigliere regionale piacentino di Fratelli d’Italia, che sottolinea come “dagli organi di stampa si apprende che arriva dal giudice di Pace di Frosinone una delle prime bocciature allo stato di emergenza del Governo Conte e l’illegittimità dei Dpcm emanati tra marzo e aprile per imporre ai cittadini il divieto di entrata e uscita dai territori salvo che per gli spostamenti motivati. Con sentenza del 15 luglio scorso depositata il 29 luglio, il giudice di Pace di Frosinone ha accolto il ricorso di una cittadina contro la sanzione amministrativa comminatele dalla polizia stradale per aver violato il divieto di spostamento”.

In particolare, prosegue il consigliere, “Secondo la sentenza di Frosinone il divieto di spostamento se non per comprovate esigenze configura «un vero e proprio obbligo di permanenza domiciliare». Obbligo che nel nostro ordinamento giuridico penalistico è previsto come sanzione penale restrittiva della libertà personale”. Da qui l’atto ispettivo per sapere dalla Giunta regionale “quali provvedimenti intenda adottare nei confronti di tutti i cittadini emiliano romagnoli colpiti da sanzioni che, nell’eccezionalità dell’emergenza coronavirus, sono stati costretti dentro le mura domestiche a seguito di limiti e regole dettate anche dalla stessa Giunta. Tra i diritti costituzionali, di fatto la tutela della salute ha prevalso sulla libertà personale, che pure dovrebbe essere inviolabile e irrinunciabile”.

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