Apparecchi acustici, il successo delle protesi endoauricolari

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L’ipoacusia o calo di udito può influire negativamente sul benessere psicofisico di una persona. La difficoltà di distinguere suoni, voci e rumori, soprattutto in luoghi affollati, può portare a isolarsi, senza contare che, in alcuni particolari soggetti, può aumentare il rischio di demenza senile.

In aggiunta, molto spesso non è facile accorgersi di avere problemi uditivi e quando ciò accade, accettare l’idea di indossare un apparecchio acustico non è scontato. Il motivo principale è il timore che il dispositivo sia antiestetico o che altri possano notarlo, ma a incidere è anche la paura che sia fastidioso o che possa limitare i propri ritmi.

Naturalmente, si tratta sempre di ragioni confutate dalla realtà. Le nuove tecnologie hanno permesso di realizzare apparecchi acustici all’avanguardia, la cui particolarità è quella di essere del tutto invisibili agli occhi dell’osservatore.

Le tipologie di protesi acustiche

Tra le diverse soluzioni per contrastare l’ipoacusia ci sono sia i dispositivi acustici esterni – semplici da adattare e dotati della massima discrezionalità – sia i dispositivi interni, in questo caso nascosti nel canale uditivo. Un’ulteriore classificazione distingue gli apparecchi analogici da quelli digitali, questi ultimi in grado di unire al settore audioprotesico i nuovi ritrovati della tecnologia. È il caso delle protesi acustiche endoauricolari di ultima generazione proposte da realtà come Audibel, che proprio per le loro peculiarità stanno godendo di una popolarità in continua crescita.

Gli apparecchi acustici digitali permettono infatti di selezionare modalità di udito personalizzate, controllare l’apparecchio tramite un’app scaricata sullo smartphone e usufruire di memorie geo-targettizzate, per modulare la percezione del suono al variare del luogo in cui ci si trova. In aggiunta, fanno sì che l’utilizzatore possa avvalersi di sensori che aiutano a monitorare costantemente lo stato di salute, in un prodotto adatto sia ai più giovani sia ai meno giovani.

Apparecchi acustici ITC

Tra le diverse tipologie di apparecchi acustici endoauricolari si segnalano anche quelli comunemente definiti Nel-Canale o In-The-Canal (ITC). Questi piccoli dispositivi, come suggerisce il nome, vengono collocati all’interno del canale auricolare in modo parziale, dove sono nascosti efficacemente dalla naturale conformazione dell’orecchio. Si avvalgono delle migliori tecnologie e si rivelano efficaci per diversi livelli di calo di udito, raggiungendo un grado massimo di discrezione grazie a un colore simile alla pelle.

Come la maggior parte delle protesi acustiche, anche gli apparecchi ITC sono realizzati su misura e personalizzati sulle esigenze dell’utilizzatore. Le dimensioni non troppo contenute permettono, inoltre, di inserire nel dispositivo eventuali controlli per la regolazione del volume, facendo sì che la persona che li indossa possa adattare il suono alle proprie esigenze.

Protesi acustiche endoauricolari IIC e CIC

Fanno parte della categoria di apparecchi acustici endoauricolari anche gli IIC, il cui acronimo rimanda alla dicitura Invisible-In-Canal o Invisibili-Nel-Canale. Come è facile intuire, questa tipologia di protesi può essere inserita in un’area più profonda del condotto uditivo esterno, in modo che l’apparecchio acustico sia completamente nascosto alla vista. Questo significa che può essere indossato in qualsiasi occasione, evitando che altri possano notarlo. Senza contare che tale collocazione fa sì che l’utilizzatore possa percepire i rumori esterni in modo più chiaro, nonché un suono più cristallino della propria voce.

Leggermente più grandi degli IIC, ma tra i meno visibili tra i dispositivi endoauricolari attualmente disponibili, sono invece gli apparecchi acustici noti come CIC, Completely-In-Canal. Questa particolare tipologia di supporto viene utilizzata per risolvere ipoacusie moderate o lievi ed è caratterizzata da un filo quasi impercettibile che sporge dall’orecchio in modo discreto. Questo fa sì che il dispositivo possa essere estratto in maniera più pratica, semplicemente tirando il supporto verso l’esterno.

In ogni caso, per scegliere l’apparecchio acustico più adatto alle proprie necessità, è importante affidarsi alla competenza di un esperto. Incontrare un audioprotesista ed effettuare un test audiometrico è fondamentale per determinare il proprio grado di deficit uditivo. Solo successivamente, un esperto potrà procedere alla selezione dell’apparecchio acustico più adatto, tra le numerosissime proposte tutte da personalizzare.

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