I giovani studenti di Borgonovo cantano davanti al presidente Mattarella

Primo giorno di scuola con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Ministro all’Istruzione Lucia Azzolina per un gruppo di giovanissimi studenti della scuola elementare di Borgonovo (Piacenza), che si sono esibiti a Vo’ Euganeo (Padova) in occasione della cerimonia di inaugurazione del nuovo anno scolastico.

Dieci studenti della classe 3D hanno intonato davanti al Presidente Mattarella “Amuchina Song”, divertente canzone da loro scritta insieme al maestro Giuseppe Greco, sulla melodia della celebre Ob-La-Di, Ob-La-Da dei Beatles, per ricordare l’importanza delle misure di protezione contro il virus. Un’esibizione che ha raccolto gli applausi dei presenti ed è stata trasmessa in diretta nel corso dell’evento andato in onda su Rai Uno con la conduzione di Flavio Insinna e Andrea Delogu.

“Oggi è un giorno importante! – le parole di Mattarella -. L’inaugurazione dell’anno scolastico, mai come in questa occasione, ha il valore e il significato di una ripartenza per l’intera società. Avete sofferto, ragazzi – e abbiamo sofferto tutti, per gli impedimenti e per le limitazioni. La scuola è specchio della società, e ne riflette le difficoltà, ne riflette le aspettative. Ecco perché questi giorni, in cui le scuole riaprono e si popolano nuovamente dei loro studenti e insegnanti, sono giorni di speranza”.

“Quello che sta per iniziare non sarà un anno scolastico come gli altri. Vi sono diversi problemi, in via di soluzione, che causano difficoltà. Così come in tanti altri Paesi, in Europa e altrove. Riaprire la scuola, adottando le indispensabili prescrizioni di carattere sanitario, non è impresa facile. È stato necessario adeguare, in brevissimo tempo, strutture concepite per l’incontro, per il dialogo ravvicinato, a misure di distanziamento che ci appaiono quasi innaturali. E questo sforzo è ancora in atto. Abbiamo avuto esempi straordinari di collaborazione, di lavoro in comune. Desidero rivolgere un sentito ringraziamento a tutti coloro che, in ruoli diversi e con differenti responsabilità, si sono adoperati affinché l’anno scolastico potesse cominciare, assicurando a ogni bambina e bambino, a ogni ragazza e ragazzo, il bene fondamentale dell’istruzione”.

“Tutti siamo responsabili, e dobbiamo sentirci tali nei confronti degli altri – ha esortato -. Una prova di responsabilità è richiesta anche a voi, cari ragazzi, e sono certo che ne sarete all’altezza. Dai comportamenti di ciascuno dipende la sicurezza collettiva; quella dei vostri genitori, dei vostri nonni. Non c’è una responsabilità superiore che consenta di fare a meno di quella di ciascuno di noi. Dobbiamo andare avanti sapendo che sui sacrifici di oggi costruiamo il futuro. Conosco i ritardi e le difficoltà e so bene che vi saranno inevitabili polemiche. So anche che, in atto, vi sono risorse limitate. Ma un Paese non può dividersi sull’esigenza di sostenere e promuovere la sua scuola”.

“Oggi – ha concluso – la riapertura della scuola è una prova per la Repubblica. Per tutti. Nessuno escluso. Auguri per l’anno scolastico!”.

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