Primo giorno di scuola in tempo di covid a Piacenza, tra palloncini colorati e mazzi di fiori fotogallery

Primo giorno di scuola in tempi di coronavirus anche a Piacenza.

Dopo il lungo lockdown che ha segnato gli ultimi mesi dello scorso anno scolastico, imponendo la modalità della lezione a distanza, da stamattina, 14 novembre, 35.643 studenti piacentini tornano finalmente a popolare aule e corridoi di 34 istituti del territorio. Maestre e genitori hanno fatto del loro meglio per dare un’atmosfera gioiosa a questo importante momento: alla scuola Alberoni i bimbi vengono accolti sì da personale in visiera, termoscanner e disinfettante, ma anche da palloncini colorati e cartelloni che inneggiano al “Si parte”. Una mamma e un papà hanno regalato al figlio un grande mazzo di rose bianche e rosse, i colori della nostra città. Il tempo veloce di uno scatto e poi via, insieme ai compagni.

Intorno alle 12, in diversi istituti della città, sono terminate le prime lezioni di questa attesissima ripartenza, con uscite scaglionate e ad intervalli. Tanti sorrisi e voglia di scherzare tra i ragazzi, e, a guardare le foto, forse qualche assembramento di troppo. Generale soddisfazione e positività tra gli insegnanti, come testimoniano le parole della maestra Costanza Galvagni della scuola Mazzini.

“Grazie anche alla collaborazione dei genitori è andato tutto come doveva andare – il suo commento -. Non abbiamo avuto grossi problemi organizzativi, eravamo abbastanza preparati perchè avevamo fatto molte riunioni preparative. C’era qualche preoccupazione, ma i bambini sono stati molto rispettosi delle regole. Chiaramente siamo ancora in fase di assestamento, useremo queste due settimane per rendere questi protocolli e queste abitudini delle pratiche quotidiane. Siamo decisamente soddisfatti, l’augurio è che si continui così”.

Tra mascherine, ingressi scaglionati, distanziamento fisico, si tratta di una ripartenza inevitabilmente diversa, carica di aspettative ed emozioni, e in cui non mancano incertezze e preoccupazioni. Tra le questioni più discusse in questi mesi, c’è quella relativa alla necessità di avere più spazi per garantire lo svolgimento dell’attività scolastica in sicurezza. In questo senso, a Piacenza sono stati messi sul piatto fondi per più di un milione di euro – provenienti da Provincia, Europa e Governo – per alcuni interventi di edilizia scolastica – già eseguiti o in corso – in sedici edifici della provincia. Lavori che hanno permesso – o permetteranno a breve – di ottenere 24 nuovi spazi didattici tra aule, laboratori e vari spazi all’aperto. Diversi anche gli interventi di recupero dei piani interrati delle scuole. Tutti i lavori che non termineranno entro il 14 settembre – hanno fatto sapere i tecnici della Provincia – proseguiranno, senza interferire con le attività didattiche, anche nelle settimane successive.

C’è poi il tema atavico della carenza di personale scolastico, aggravato dalla nuova situazione, per cui le criticità non mancano. “La confusione che l’incapacità della politica ha creato nella gestione delle operazioni ordinarie di avvio dell’anno scolastico, sommata alle inefficienze gestionali di certi “tecnici” di cui essa si avvale, ha avuto come risultato che oggi gli istituti del nostro territorio hanno aperto con pesantissimi vuoti di organico, ciò esula dall’emergenza Coronavirus – scrive in una nota la Gilda Insegnanti Piacenza e Parma – Nelle scuole Parmensi devono essere nominati ancora centinaia di docenti, almeno 500; nelle scuole Piacentine il numero è numero addirittura superiore, con picchi altissimi che riguardano gli insegnanti di sostegno, chi dice che sta andando tutto bene sostiene semplicemente il falso. A Piacenza addirittura una classe che prima esisteva non è stata nemmeno autorizzata, una prima del corso serale dell’Istituto Romagnosi – Casali, una perdita ingiusta inflitta al territorio”.

“Parlano – continua la Gilda – di risorse aggiuntive assegnate alle scuole per far fronte al particolare periodo emergenziale, eppure fino ad oggi nelle province di Parma e Piacenza nessuno ha reso noto alle rappresentanze dei docenti come intendono usare queste risorse economiche, per adesso si è appreso di esse solo grazie alla diffusione di comunicati stampa. L’emergenza sanitaria in atto ha fatto saltare agli occhi un antico problema che affligge il sistema scolastico del nostro territorio – dichiara poi Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza – ancora una volta rappresenta il problema della gestione fallace dell’ufficio scolastico dell’Emilia Romagna, in particolare dell’articolazione che dovrebbe coordinare i dirigenti scolastici, ognuno di loro ha dato direttive diverse in merito ai protocolli di sicurezza, generando negli operatori e nei cittadini ulteriore incertezza che contribuisce alla maggiore confusione”.

In questo quadro complesso e dinamico, le istituzioni nazionali e locali hanno voluto esprimere parole di vicinanza a insegnanti, studenti e a tutto il mondo della scuola. “Oggi vorrei immaginare soprattutto la gioia e l’emozione che proverete, nelle scuole di ogni ordine e grado, nel rivedere i vostri compagni, nel condividere la quotidianità che così bruscamente si è interrotta dopo il 21 febbraio scorso – le parole del primo cittadino di Piacenza Patrizia Barbieri -. So bene che non sarà facile adattarsi alle restrizioni, ma ho fiducia nel rispetto delle regole e nel senso di responsabilità da parte di tutti, dai bambini di 6 anni ai giovani adulti. Sarà un po’ come far parte di un’unica, grande squadra, in cui ciascuno è chiamato a impegnarsi per difendere non solo la propria salute, ma anche quella di familiari e amici. […] Per questo mi sento di dire a tutti voi, qualunque sia la vostra età o il vostro corso di studi, che vi sono vicina. Che sarà tutto diverso, forse più difficile, ma che anche quest’anno potrete essere voi a renderlo speciale”.

Il premier Giuseppe Conte ha detto in un messaggio su facebook “Rivolgo un augurio a studenti, insegnanti, personale scolastico. Sarà un momento di intensa emozione. E’ un’emozione che vivrò anche io da capo di un governo che si è impegnato per il ritorno insicurezza ma anche da padre. Ci saranno difficoltà, disagi,soprattutto all’inizio. Voi dovrete fare la vostra parte,dovete impegnarvi a rispettare le regole di cautela che vi consentiranno di tutelare la vostra salute e la salute delle persone che amate e che vi amano”.

 

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