Tra sorrisi e mascherine: anche il liceo Volta ha riaperto le sue porte agli studenti foto

Non si sono fatti trovare impreparati la Dirigente e i professori del liceo Volta di Castel San Giovanni (Piacenza), quando è arrivato il momento di riaprire nuovamente le porte dell’Istituto per soddisfare al meglio le esigenze degli studenti, dopo il lungo periodo di lockdown.

Dai primi giorni di settembre, molti alunni hanno frequentato i corsi di recupero e, mantenendo le opportune precauzioni e distanze di sicurezza, è stato possibile accogliere i nuovi ragazzi iscritti alle classi prime dei vari indirizzi del Polo, in diverse giornate organizzate e prestabilite. Sono stati tanti i momenti dedicati alla conoscenza: all’inizio sono state presentate le regole da rispettare per evitare il contagio da Coronavirus, per poi lasciare spazio ai laboratori pomeridiani che offre l’Istituto. A spiccare sono state le attività legate al giornalino “Voltafaccia”, passando alla robotica, al meraviglioso progetto Erasmus e alle numerose gare scolastiche.

Fondamentale il supporto di alcuni giovani che frequentano le classi del triennio proprio all’interno del Polo Volta e di qualche ex alunno. Dagli occhi degli studenti traspariva un’autentica e forte curiosità. Da una parte la paura di entrare in un ambiente sconosciuto e di non essere all’altezza della situazione, dall’altra l’incredibile voglia di mettersi in gioco, abbattendo tutti i limiti e abbandonando ogni preoccupazione, soprattutto di fronte alle parole cariche di speranza pronunciate dai docenti. Neanche le mascherine sono riuscite a nascondere i sorrisi soddisfatti di ogni adolescente, né tantomeno a rovinare i magici istanti in cui i ragazzi si sono presentati di fronte ai compagni di classe, sfruttando alcune carte colorate che raffiguravano attimi di vita quotidiana oppure oggetti astratti da interpretare a proprio piacimento, utili per raccontare qualche aspetto o ricordo legati alla propria persona.

Ogni giovane sentiva scorrere nelle proprie vene l’incredibile emozione di poter condividere momenti intimi e felici con le persone care, senza dover ricorrere all’utilizzo del computer, tramite cui spesso risulta difficile distruggere la freddezza dello schermo, di quella separazione inevitabile che pesa sul cuore di ognuno. L’atmosfera sembrava surreale, quasi come quella di un sogno tanto atteso da tempo: la ripartenza è stata straordinaria e molto intensa; non ci rimane altro che dipingere lentamente il quadro della nostra vita, affidandoci alla fantastica locuzione latina: “Carpe diem”!

Vittoria Prazzoli

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