Al castello di Paderna si celebrano i colori dell’autunno

Sabato 3 e domenica 4 ottobre 2020 il castello di Paderna (Piacenza) ha fatto da cornice alla 25esima edizione della manifestazione dedicata a piante, fiori e frutti di un tempo prodotti dell’agricoltura.

Il profilo austero, le solide mura, un fossato ancora traboccante d’acqua riportano indietro nei secoli. Documentato già agli inizi del nono secolo, nel 1453 il Castello di Paderna diventa possesso della famiglia Marazzani di Rimini, antenati degli attuali proprietari. Nel ‘400 assume l’attuale conformazione di elegante fortilizio, con ampia corte agricola, conservando la chiesa di Santa Maria, pianta a croce greca e colonne di più antica origine, testimonianza dell’originario “castrum”. Oggi, residenza padronale, è azienda agricola biologica, orto-giardino con antiche varietà, fattoria didattica e sede di importanti manifestazioni legate alla coltivazione della terra.

frutti antichi castello Paderna

Come da tradizione pluriennale il primo weekend del mese di ottobre il maniero ospita la mostra nazionale “Frutti Antichi d’Autunno”, mentre il primo fine settimana di maggio è protagonista la mostra-mercato di floro vivaismo “Frutti Antichi a Primavera”. Nel segno della biodiversità, del benessere e della tradizione, sono stati tanti i vivaisti e gli agricoltori italiani che hanno presentano straordinarie varietà di frutti d’autunno, così come il tripudio di colori dei tanti fiori. Sono giunti espositori anche dalla Francia, dalla Bulgaria e dalla Slovenia.

frutti antichi castello Paderna

Cristina, Pierluigi e Leopodo Pettorelli che dimorano nel Castello di Paderna – insieme alla loro collaboratrice di sempre Claudia Marchionni – sono le anime tenaci, creative e ricche di passione per la natura, che hanno organizzato la mostra floro-vivaistica 2020, trasformando anche quest’anno la bellissima corte agricola dell’antico maniero piacentino in un “paese delle meraviglie” tra piante, fiori, frutti, oggettistica di qualità.

frutti antichi castello Paderna

Tante le curiosità in cui ci si poteveva imbattere facendo la spola tra i vari banchi presenti; tra queste un espositore di polli venuto da Padova. Aveva con se, ed erano in vendita, esemplati di gallina Moroseta e di gallo nero indonesiano Ayam Cemani.

gallina Moroseta

Moroseta è una razza di pollo ornamentale originaria dell’Asia, una razza unica al mondo grazie a due caratteristiche eccezionali che la rendono inconfondibile: pelle nera e piumaggio setoso, simile alla vista e al tatto al pelo dei felini. Le origini esatte della razza sono sconosciute, anche se vari autori e storici, tra cui Marco Polo, l’hanno menzionata nei loro scritti. È un pollo piccolo e leggero, dotato di cinque dita (anziché quattro), di ciuffo sul capo e zampe piumate. Ma è grazie al suo carattere docile e affettuoso ha avuto successo in tutto il mondo come animale da compagnia e volatile ornamentale.

frutti antichi castello Paderna

Ayam Cemani (nella foto sopra) è invece una rara razza di pollo originaria dall’Indonesia. Ci sono molti appassionati allevatori e collezionisti di questo volatile corvino. La particolarità di questi polli è che sono completamente neri sia all’esterno (piumaggio, cresta, zampe, occhi, becco), sia all’interno. Infatti tutti gli organi interni così come le sue ossa sono nere: questo fattore cromatico è dovuto alla melanina.

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