“Corteo non autorizzato”, 16 denunciati. Sequestrati fumogeni e bandiere nazifasciste

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Manifestazione contro l’ultimo Dpcm del Governo, 16 denunciati dalla polizia di Piacenza. Nel corso dei controlli sono stati sequestrati fumogeni e bandiere nazifasciste.

A margine della protesta indetta nel pomeriggio del 26 ottobre, alcuni manifestanti hanno improvvisato un corteo non autorizzato che ha percorso via IV Novembre, Stradone Farnese ed un tratto di Corso Vittorio Emanuele, di fatto bloccando il traffico. In quell’occasione, in prossimità del Pubblico Passeggio, sono stati anche accesi alcuni fumogeni. Nelle 24 ore successive, la Polizia di Stato, grazie ai numerosi filmati realizzati dal personale della polizia scientifica, è riuscita ad identificare il gruppo di estremisti, riconducibile all’area di estrema destra, fa sapere la Questura. A seguito di una perquisizione domiciliare, è stato recuperato materiale fumogeno utilizzato durante la manifestazione, alcuni petardi, due strumenti da taglio e due bandiere riconducibili ad ideologie nazifasciste.

Materiale ritrovato nell’abitazione di un partecipante al corteo non autorizzato, un italiano di circa vent’anni con precedenti di polizia e residente in città, che è stato denunciato per il reato di “accensione ed esplosioni pericolose in luogo pubblico”. Il giovane ed altre 15 persone, tutti cittadini italiani tra i venti e i 45 anni, sono stati inoltre denunciati per “violazione delle prescrizioni imposte allo svolgimento delle manifestazioni in luogo pubblico” e “inosservanza di provvedimenti dell’Autorità”. Altri due giovani, di cui uno minorenne straniero e l’altro uno straniero 20enne, residenti nel capoluogo, sono inoltre stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per il reato di “rifiuto di fornire le proprie generalità”. Infine, nei confronti dei manifestanti dai toni più accesi, sono state adottate 5 misure di prevenzione personale.

L’attività di indagine non finisce qui: sono al vaglio degli inquirenti altre posizioni che si sono evidenziate durante la manifestazione. “La polizia – fa sapere la Questura – tutela in tutto e per tutto chi ha il diritto di esprimere il proprio dissenso. Allo stesso tempo si continuerà ad avere il pugno duro contro infiltrati che sfruttano manifestazioni autorizzate per porre in essere azioni illegittime”.

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