Il Comune alla Ricci Oddi “Ora rilancio con la nomina di un direttore”

In attesa della conferenza stampa del cda della Galleria Ricci Oddi, in merito all’esposizione del Klimt rirovato, il Comune di Piacenza in una nota illustra l’impegno messo in campo per la riqualificazione dell’edificio, e ribadisce la necessità della nomina di un direttore competente per il rilancio dell’ente di via San Siro. 

Sono iniziati in questi giorni nuovi importanti interventi alla Galleria d’arte moderna Ricci Oddi. Si tratta dei lavori di installazione del nuovo impianto di climatizzazione dedicato alle sale espositive della Galleria, sia per l’estate che per l’inverno, con il controllo costante dei valori termo-igrometrici, nonché del nuovo impianto di illuminazione e del rifacimento della facciata. Opere strutturali il cui costo è di 520mila euro per il condizionamento e l’illuminazione e di 47mila euro per la sistemazione della facciata. Gli unici interventi effettuati sinora risalgono al 1997.

A 23 anni di distanza, l’Amministrazione comunale ha scelto ora di intervenire, come spiegano il sindaco Patrizia Barbieri e l’assessore alla Cultura Jonathan Papamarenghi, per riqualificare un bene che ne aveva forte necessità: “La Ricci Oddi è un fiore all’occhiello della nostra città – commentano – e nello spirito di Giuseppe Ricci Oddi, l’Amministrazione intende valorizzare questa bellissima pinacoteca, a differenza di quanto è avvenuto finora, investendo 560mila euro circa, con l’installazione dell’impianto di condizionamento e di nuove luci e con il rifacimento della facciata, i cui lavori sono iniziati in questi giorni.

Vogliamo che la Galleria, come era nell’intento del suo fondatore, possa svolgere un ruolo di primo piano nel circuito culturale nazionale e possa diventare un luogo in cui si produce cultura, in cui le opere possano essere acquisite in prestito per mostre a tema, grazie alla nomina di un direttore competente. Come hanno scritto sul mensile “Il Giornale dell’Arte” Gabriella Belli, Davide Gasparotto, Tomaso Montanari e una figura di rilievo internazionale come Salvatore Settis, tutti esperti e attenti conoscitori della Ricci Oddi, questa pinacoteca dovrà avere maggiore attrattiva, uscire dallo stato di letargia in cui si trova ed essere fulcro di un percorso culturale che la porti al posto che merita in ambito nazionale”.

Tornando all’impianto di climatizzazione, spiega Papamarenghi: “Non avrà alcun impatto estetico sugli ambienti interni e prevede l’eliminazione dei pozzetti grigliati a terra. Inoltre, gli interventi di carattere edilizio prevedono la realizzazione di tre asole sul solaio di copertura delle sale per il passaggio dei canali di ripresa dell’aria e delle tubazioni dell’acqua calda e refrigerata. Non impatterà con l’ambiente circostante e avrà modo di favorire all’interno delle sale una situazione climatica che permetterà di conservare al meglio le prestigiose opere esposte”.

Per quanto concerne l’illuminazione, saranno utilizzate sorgenti luminose che sappiano integrarsi con la luce naturale e non siano invasive, secondo le normative di legge. Le prime fonti di illuminazione furono i lucernari posti al soffitto che illuminavano con la luce naturale; nel 1997 questi vennero integrati da altre fonti luminose ed ora finalmente la nuova illuminazione composta da lampade che rispondono alle normative Cie, sospese in prossimità dei lucernari stessi, utilizzando i sistemi più avanzati.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di PiacenzaSera, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.