Manifestazione anti Dpcm, Migli (FdI) replica a Fi “Incomprensibile fare da sponda all’opposizione”

Polemica interna alla maggioranza che governa il Comune di Piacenza, dopo la manifestazione anti Dpcm di lunedì 26 ottobre. Per potervi partecipare, i consiglieri di FdI e Lega hanno fatto venire meno il numero legale per la concomitante seduta di consiglio comunale.

“Il sindaco è stato lasciato solo in consiglio comunale alcune volte su importanti atti da componenti di altri gruppi di maggioranza, che al di fuori di tale consesso professano di appartenere a Forza Italia, ma non abbiamo mai sentito parole di censura al riguardo da parte del commissario provinciale di detto partito”. E’ ruvida la risposta a Gabriele Girometta, commissario provinciale Fi Piacenza, da parte di Giancarlo Migli, capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Mercanti: “Che certe reprimende siano espresse da un gruppo di opposizione ci sta, essendo diversi gli obiettivi rispetto a chi è in maggioranza. Tuttavia il fatto che il commissario provinciale di Forza Italia si presti a far da sponda alle stesse risulta incomprensibile”.

“Sappiamo bene che il commissario provinciale di Forza Italia è da tempo impegnato in un regolamento di conti con i consiglieri che, coerenti al mandato elettorale, rappresentano in consiglio comunale Forza Italia, tanto da avere impedito al sindaco di conferire ad uno di loro una delega. Ma la cosa né ci interessa, né ci occupa. Sia ben chiaro però – aggiunge Migli – che i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia le decisioni politiche che a loro competono le assumono in autonomia, senza interferenze dei propri dirigenti ma a maggiore ragione di terzi, rispondendo del loro agire agli elettori piacentini”.

“Giova ricordare che alla manifestazione di lunedì non era stata invitata l’amministrazione comunale, nel qual caso quest’ultima avrebbe potuto decidere se e chi farvi partecipare. Ed altri espedienti quali quello di delegare i singoli capigruppo come inopinatamente proposto – continua l’esponente del movimento politico di Giorgia Meloni – sarebbero stati fallimentari per l’economia dei lavori del consiglio comunale, perché avrebbero costretto a non trattare più della metà dei punti iscritti all’ordine del giorno. Non rimaneva quindi che riservare ai singoli la decisione da assumere, e così è stato”. “Del resto, se la partecipazione alla manifestazione è divenuta oggetto di reprimende – osserva maliziosamente Migli – allora dica il commissario di Forza Italia se intende sconfessare la meritoria partecipazione alla stessa del sindaco, che si è recata anch’ella ad esprimere a persone, che vedono compromesso il proprio futuro dalla cecità del Governo Conte, la vicinanza e la solidarietà della comunità piacentina”.

“Prendiamo atto – conclude il capogruppo di FdI – che per il commissario provinciale era molto più importante che il consiglio discutesse della intitolazione di un’area verde a Bettino Craxi, od a Saverio Borrelli (già capo del pool Mani pulite della Procura di Milano) o del contrasto alla diffusione della zanzara tigre, piuttosto che lo stare fisicamente accanto alle categorie economiche tartassate dal Governo Conte. Stia certo che ci impegneremo affinché l’esame delle dette proposte avvenga in tempi brevi e ben sapremo come votare”.

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