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Mawlid, come si festeggia il Natale dell’Islam foto

Nuovo appuntamento con la rubrica di Inter Cultura

Oggi, 29 ottobre, è festa per il mondo mussulmano. Si celebra il Mawlid (Mawlid al-Nabi), la Nascita del profeta Maometto, che venne alla luce alla Mecca il dodicesimo giorno di Rabi Al-Awwal, terzo mese del calendario islamico, 53 anni prima dell’inizio del calendario lunare (detto anche dell’Egira), cioè nel 570 dopo la nascita di Cristo.

Una cena collettiva e i canti religiosi sono le pratiche più diffuse: gli egiziani celebrano questa festa con dolci tradizionali a forma di giocattoli per i bambini, che si consumano dopo la festa, e altri dolci ripieni di noci che si regalano il primo del mese per rafforzare i legami sociali e far sentire la festa ai più piccoli, mentre la sera tutta la famiglia si riunisce a tavola e consuma piatti tipici.

Per i marocchini, il dolce speciale per questa occasione di festa è el Asida, una pasta di semola e miele. Mentre il cous cous è il piatto principale della cena, che ha luogo nella casa del più anziano della famiglia, insieme all’immancabile tè alla menta.

Per gli algerini, l’ingrediente fondamentale di questa ricorrenza è l’Isawa (squadre di canti religiosi che raccontano della storia del profeta), mentre le donne s’impegnano fin dal mattino ad abbellire case e balconi con fiori di gelsomino e incensi.

“La pace, la stabilità e sicurezza nel mondo sarebbero possibili con le verità riferite dal profeta Muhammad” è il saluto e l’augurio che si scambiano i fedeli.

La festa viene celebrata con la chiusura delle scuole e il riposo dal lavoro. Si festeggia con i parenti più vicini, oppure con gli amici e ci si scambiano gli auguri di pace e benedizione.

Pubblichiamo uno scritto di K.M., giovane mamma che ha partecipato al corso di italiano online durante il lockdown. Lei ci ha parlato di questa festa, mentre le si riempiva il volto di nostalgia.

La mia sfida

L’esperienza di studiare online è stata la prima in assoluto della mia vita. Veramente è un’esperienza meravigliosa interessante e nuova. Studiare stando a casa, però con tutti i tuoi compagni e i tuoi prof.
La cosa che mi è piaciuta di più è stata incontrare persone che venivano da Paesi diversi, che si esprimevano in altre lingue e culture, ciascuna con la propria identità, cultura e competenze..
Per me è stato molto interessante imparare tante cose nuove da tutti, sentire la loro voce: ognuno parla italiano con la sua pronuncia che viene dalla lingua madre. Riuscivo a capire la provenienza dei compagni di scuola dalla loro pronuncia dell’italiano.

Le lezioni di lingua erano un piccolo mondo dove incontravo anche religioni diverse.
Abbiamo condiviso tutte le cose che ci riguardano: la felicità, la paura, i nostri interessi, insomma era uno spazio libero dove potevamo esprimerci liberamente.
Abbiamo potuto realizzare un percorso con l’aiuto dei nostri prof: ciascuno aveva il suo “tasto” di toccare gli argomenti e tutti erano bravi veramente, mi ha fatto molto piacere essere con loro. Con il loro aiuto possiamo dare tutto quello che abbiamo: se ti trovi qualcuno che è pronto a dare la sua mano per te, certamente farai il più possibile per ricambiare, e andare avanti.

La lezione per me era una sfida: dapprima imparare a usare il cellulare con zoom. Non avevo neanche una mail, ma con l’aiuto delle insegnanti ho risolto tutte le difficoltà.

Non avevo mai studiato da mamma. Avevo conseguito il mio Baccalauréat in lettere moderne nel 2008, erano passati 12 anni da quando avevo frequentato l’università, e queste lezioni di italiano mi hanno fatto andare avanti, sia materialmente che moralmente.

Ho avuto tutto quello che stavo cercando, ho imparato la lingua e ho imparato anche che la vita con un solo colore non ha senso, da un solo punto di vista non ha senso. La vita è piena di colori, odori, sapori, emozioni e pensieri. Dobbiamo ascoltare e guardare bene per capire il senso della vita, e questa è la ricchezza umana. Ho anche sperimentato che non esistono cose impossibili: se vuoi tutto sarà possibile, devi solo fare il primo passo.

11 giugno 2020

A cura di Rita Parenti, Mondo Aperto APS

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