Nuovo ospedale di Piacenza, altri 10 milioni di euro per l’efficientamento energetico

Nuovo ospedale di Piacenza, altri 10 milioni di euro per l’efficientamento energetico. Un investimento annunciato in occasione della visita del ministro della salute Roberto Speranza, in visita alle strutture ospedaliere del Piacentino.

Prima tappa l’ospedale di Fiorenzuola, dove Speranza e il presidente della Regione Stefano Bonaccini, insieme all’assessore regionale alle Salute Raffaele Donini, hanno incontrato i sanitari, il direttore generale dell’Ausl Luca Baldino, e gli amministratori locali, dal presidente della Provincia e sindaco di Piacenza Patrizia Barbieri al primo cittadino del capoluogo della Valdarda, Romeo Gandolfi. I dieci milioni aggiuntivi vengono stanziati dal Governo, di concerto con la Regione che ha chiesto maggiori investimenti.

“Uno stanziamento che non era previsto – ha detto Bonaccini -, e che rientra in uno stanziamento aggiuntivo di 45 milioni per l’Emilia Romagna. Dieci andranno al nuovo ospedale di Piacenza, per tutto quello che sta alla voce risparmio energetico”. Questi 10 milioni di euro si vanno ad aggiungere agli altri 20 annunciati in settembre, una quota questa ultima che è stata stornata dalla Regione per destinare il pari importo al potenziamento dei servizi territoriali del Piacentino.

“La politica seria, indipendentemente dal colore politico, è quella che promette una cosa e la mantiene – ha detto Bonaccini -. Il ministro Speranza era venuto qui mesi fa in un momento molto più drammatico di quello che stiamo vivendo, insieme a lui abbiamo incontrato i sindaci e ci è stata fatta una richiesta: ora ne vediamo gli effetti. In aggiunta ai 20 milioni che il Governo ha messo a disposizione per il nuovo ospedale, noi come Regione ci siamo impegnati a versare la stessa cifra per i servizi sanitari del territorio. Ringrazio Patrizia Barbieri e gli altri sindaci della Provincia perché hanno già ripartito questa cifra” in conferenza socio sanitaria.

Gli interventi da 20 milioni per la rete sanitaria piacentina – Questi alcuni tra gli interventi più significativi che saranno realizzati con i 20 milioni di euro a favore della rete sanitaria provinciale, a partire dagli ospedali minori e dai servizi territoriali. Tre milioni di euro sono destinati alla realizzazione del nuovo Pronto soccorso dell’ospedale di Castel San Giovanni. 1,5 milioni di euro serviranno a completare la parte a rustico della Casa della Salute di Fiorenzuola d’Arda (ex Municipio), mentre 1 milione verrà utilizzato per investimenti in tecnologie biomediche per l’apertura del Blocco B dell’ospedale, sempre di Fiorenzuola.

3,2 milioni di euro serviranno per l’ampliamento e il potenziamento dell’ospedale di Bobbio, con la creazione anche del nuovo parcheggio. E ancora, 1 milione sarà utilizzato dall’Azienda Usl per lo sviluppo della telemedicina e la dotazione tecnologica a livello territoriale. I rimanenti 10,3 milioni di euro sono destinati all’attuale ospedale di Piacenza, per ammodernarlo e riqualificarlo in attesa della costruzione del nuovo nosocomio.

Completa il quadro della sanità piacentina un’altra serie di interventi – già finanziati, con risorse statali e regionali – dal valore complessivo di 35,6 milioni di euro. È già stato avviato l’adeguamento strutturale e il rinnovo funzionale del Blocco B dell’ospedale di Fiorenzuola d’Arda (11,5 milioni di euro). Gli altri lavori (dalla nuova Casa della Salute di Lugagnano a quella di Bettola, al Centro Paralimpico di Villanova sull’Arda) sono a diversi livelli di progettazione.

Terapia intensiva, Emilia-Romagna vicina all’obiettivo dei 641 posti letto – La visita del ministro è stata anche l’occasione per fare il punto sulle terapie intensive: l’Emilia-Romagna è ormai prossima al raggiungimento dell’obiettivo chiesto alle Regioni dal ministero della Salute dopo la diffusione della pandemia, definito sulla base del rapporto tra numero di cittadini e posti letto (14 posti ogni 100mila abitanti). Nella nostra regione, infatti, i posti di terapia intensiva dovranno essere 641 e sono già 618, con i rimanenti in fase di realizzazione.

Prima dell’arrivo del Coronavirus, da Piacenza a Rimini erano disponibili 449, a cui se ne sono aggiunti altri 146 che rientrano nel cosiddetto Covid Intensive Care, l’hub regionale e nazionale di terapie intensive realizzato in pochi mesi in estate, per un investimento di 26 milioni di euro, 5 dei quali dalla campagna di raccolta fondi regionali “Insieme si può” lanciata a sostegno della sanità pubblica dell’Emilia-Romagna, a disposizione dell’attività ordinaria e immediatamente attivabili qualora dovesse servire. Si trovano nell’Ospedale Infermi di Rimini (36 nuovi posti letto di terapia intensiva), al Policlinico Sant’Orsola (14) e all’Ospedale Maggiore di Bologna (34), al Policlinico di Modena (30), all’Ospedale Civile di Baggiovara (18), all’Ospedale Maggiore di Parma (14). A questi si aggiungono altri 25 posti letto a Piacenza (di cui 19 di semi-intensiva subito convertibili per intensiva se necessario), inaugurati il primo ottobre, che a regime saranno 31.

Nel periodo del picco epidemico, grazie al programma regionale di rafforzamento e integrazione della rete di terapia intensiva, in Emilia-Romagna i posti disponibili erano 690, di cui 573 dedicati a pazienti Covid, poi in parte riconvertiti a posti ordinari.

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