Prevenzione tumore al colon, screening gratuiti in Regione per le persone tra i 50 e i 69 anni

“È semplice, gratuito e funziona”. In occasione del mese della prevenzione, ottobre, la Regione Emilia-Romagna è pronta a rilanciare da domani, mercoledì 14, la campagna informativa sullo screening per la prevenzione e la diagnosi precoce del tumore del colon retto.

Un vero e proprio strumento salvavita: dal 2005, anno dell’attivazione in Emilia-Romagna, ha permesso di identificare precocemente molti tumori – diminuiti infatti del 30% – ancora in fase iniziale e asintomatici, ma anche di rimuovere polipi intestinali a rischio di evoluzione. Tuttavia i benefici, in termini di salute guadagnata, possono ancora aumentare, se si considera che l’adesione all’invito si è attestata, nel 2019, sul 53%.

“Come Regione siamo impegnati da anni sul fronte degli screening- sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Ma mentre l’attenzione per i tumori al seno è molto alta nella popolazione, che aderisce in percentuali elevatissime al programma, non così avviene per i tumori del colon retto. Dobbiamo quindi sensibilizzare le persone ancora di più, e aiutarle a raggiungere la stessa consapevolezza anche per questa patologia. Noi facciamo la nostra parte, a partire dal rilancio della campagna di informazione e sensibilizzazione. Ci auguriamo- conclude Donini- che sempre più cittadini rispondano all’invito”.

Il programma di screening regionale: come funziona – In Emilia-Romagna, ogni anno, circa 3.000 persone si ammalano di cancro al colon retto, il più diagnosticato negli uomini dopo quello alla prostata e al polmone, mentre per le donne è il secondo, dopo quello alla mammella. Tra le patologie tumorali rappresenta la seconda causa di morte più frequente dopo quello al polmone: per questo è fondamentale sottoporsi allo screening.

Il programma è iniziato nel 2005 su tutto il territorio regionale. Coinvolge oltre 1 milione e 200mila cittadini, cioè tutti quelli tra i 50 e i 69 anni, che vengono invitati ogni 2 anni a eseguire il test per la ricerca del sangue occulto nelle feci. Nel caso di positività all’esame, lo screening prevede l’esecuzione di una colonscopia come esame di approfondimento che, oltre a essere un efficace in termini diagnostici, è anche uno strumento terapeutico: nel caso venga confermata la presenza di polipi, consente, infatti, di rimuoverli nel corso della stessa seduta, per poi analizzarli e proseguire nel percorso di cura. Ogni anno, quindi, in Emilia-Romagna sono regolarmente convocate 600mila persone. E i dati dimostrano che il test funziona: dopo l’avvio dello screening, si è registrata una significativa diminuzione dei nuovi casi, con un effetto “protettivo”, per chi si sottopone al controllo, che si ripercuote anche nelle fasce di età successive.

La campagna di comunicazione – A partire da domani, mercoledì 14 ottobre, per quattro settimane sarà online la campagna video per promuovere l’adesione allo screening. Tre miniclip saranno veicolate sul profilo Facebook e sul canale You Tube della Regione, per il cosiddetto “target primario”, e cioè le persone di età compresa tra i 50 e i 69 anni residenti in Emilia-Romagna. Il video tutorial che illustra l’importanza e le modalità per l’adesione allo screening è visibile sulla landing page della campagna, all’indirizzo https://www.screeningcolonretto.it, e sul portale Salute della Regione (https://salute.regione.emilia-romagna.it).

Il messaggio principale è sintetizzato in forma di slogan che accompagna il logo dello screening: “È semplice, gratuito e funziona”. Semplice perché si tratta di un esame delle feci per la ricerca del sangue occulto; gratuito perché è a carico del Servizio sanitario regionale; funziona perché, dall’anno di avvio del progetto, nel 2005, i nuovi casi di questa patologia grazie alla prevenzione sono diminuiti in modo significativo, così come è diminuita la mortalità per questo tumore. Oltre alle tre miniclip e al video tutorial, dépliant informativi e locandine invitano a sottoporsi allo screening e a prendersi cura della propria salute, anche in assenza di sintomi. “La prevenzione illumina”, ricordano infatti i vari strumenti informativi.

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