Agevolazioni anti-crisi, il chiarimento di Confagricoltura Piacenza

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Gli uffici di Confagricoltura Piacenza sono a disposizione degli associati per offrire supporto nel districarsi tra le diverse misure in campo pensate per cercare di far fronte al difficile momento.

Mercoledì 27 ottobre, la responsabile del Servizio Fiscale, Michela Filippi, ha tenuto un incontro con i referenti dei diversi uffici e con i colleghi che operano direttamente nelle sedi di zona per condividere e coordinare le procedure circa alcune delle agevolazioni che stanno riscuotendo maggiore successo: le varie tipologie di credito d’imposta, la Sabatini e i differenti eco-bonus, con un approfondimento sulle possibilità individuate dagli incentivi al 110%.

“L’interessante novità legata alla legge di bilancio del 2020 – ha spiegato Filippi – è l’ampliamento alle aziende agricole della vecchia normativa degli iper e super ammortamenti su investimenti di nuova realizzazione, esclusi gli investimenti in beni immobili. È improprio parlare di agricoltura 4.0 perché questa è una delle tre sottocategorie in cui si articola il credito d’imposta. Per attrezzature e macchinari generici si matura un credito del 6%, il 40% è riservato alle attrezzature che incrementano l’innovazione e si integrano con i sistemi informativi aziendali, vi è poi un ambito del 15% che riguarda Investimenti in software riconducibili ad uno specifico allegato”.

Ma come si fa a capire a quale tipo di credito si ha diritto? Deve essere specificato in fattura dal fornitore citando esplicitamente gli articoli di legge (precisamente i commi 188, 189 o 190 dell’art.1, Legge 160/2019), serve poi una copia del contratto (l’ordine o un preventivo) in cui venga riportato il riferimento normativo e possibilmente una scheda tecnica riconducibile all’investimento che identifichi a quale tipologia di credito d’imposta appartiene. La funzionaria di Confagricoltura Piacenza ha poi precisato come i beni possano essere acquistati anche con contratto di leasing, senza rinunciare al beneficio. Per gli investimenti di cui al comma 189 serve poi una perizia del tecnico abilitato che certifichi l’avvenuta interconnessione con i sistemi aziendali. L’ipotesi di autocertificazione, prevista solo per gli investimenti di importo inferiore ad Euro 300.000, è fortemente sconsigliata”.

Il credito d’imposta può essere utilizzato in un lasso temporale di almeno 5 anni e verrà fruito in compensazione. Date le diverse casistiche aziendali, è consigliabile consultarsi con gli uffici per avere l’adeguata consulenza, come ad esempio in vista di cambi societari o quando sui medesimi investimenti vengono richiesti anche i benefici della cosiddetta legge Sabatini che risultano, per l’appunto, cumulabili. In prosieguo l’incontro ha approfondito le diverse tipologie di bonus operanti sul miglioramento edilizio, a partire dal noto 110% sino al sismabonus.

“Va precisato che queste sono agevolazioni operanti, contrariamente a quelle indicate in precedenza, solo in favore delle persone fisiche che attuano azioni di miglioramento su immobili ad uso abitativo non di lusso, unifamiliari o per i condomini. Per quanto riguarda il nostro settore – ha puntualizzato Filippi – siamo in attesa di chiarimenti per le abitazioni del personale dipendente che vive nelle case delle corti rurali. Per questa fattispecie non è chiaro se si abbia diritto agli incentivi, in quanto strumentali all’attività agricola. I nostri uffici sono a disposizione – ha concluso – per tutto ciò che ci può competere dal punto di vista fiscale e amministrativo, quanto alle diverse verifiche tecniche è parimenti bene che gli interessati si facciano supportare da professionisti di comprovata competenza perché una perizia tecnica lacunosa o sbagliata fa decadere tutti i benefici”.

L’incontro si è concluso fissando a breve un ulteriore appuntamento, stavolta dedicato alle misure annunciate il giorno stesso per compensare gli ulteriori danni economici conseguenti alle limitazioni fissate con il dpcm del 24 ottobre. (nota stampa)

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