Aiuti a famiglie e imprese, dal fondo ‘Insieme Piacenza’ 450mila euro per un piano di microcredito foto

“Insieme Piacenza” entra nella fase due. Nella mattinata del 20 novembre, presso il salone di Palazzo Gotico, è stato presentato il piano operativo per l’avvio del progetto di microcredito (SCARICA L’INFOGRAFICA INFORMATIVA), secondo step del protocollo triennale da un milione e 700mila euro sottoscritto lo scorso luglio da Comune di Piacenza, Diocesi, Fondazione di Piacenza e Vigevano e Credit Agricole con l’obiettivo di sostenere famiglie ed imprese colpite dall’emergenza covid.

Dopo i primi interventi di potenziamento dei servizi già esistenti – tra aiuti alimentari, abitativi e psicologici – il microcredito, per cui sono stati stanziati 450mila euro, ma che alla fine svilupperà un plafond di prestiti di un milione di euro, vuole rappresentare un intervento di tipo strutturale per il territorio piacentino. “Si tratta – ha spiegato Mario Idda, direttore della Caritas – di un credito di piccolo ammontare finalizzato a fronteggiare spese di soggetti vulnerabili dal punto di vista sociale ed economico. I beneficiari sono singoli, famiglie ed imprese. Nel caso di singoli e famiglie, che devono essere residenti a Piacenza o provincia, possono accedere quei soggetti in situazione di bisogno per il sostengo al pagamento di spese ordinarie e straordinarie, con una situazione reddituale equivalente a un massimo di 28mila euro annui (Isee) e un reddito netto documentabile non inferiore a 600 euro al mese. Il rapporto rata/reddito non deve superare il 30%. L’importo minimo del prestito – ha precisato Idda – è di 3mila euro, il massimo 7500: in entrambi i casi la durata massima è 36 mesi”.

Passando al capitolo imprese, Idda ha spiegato che “al finanziamento possono accedere lavoratori autonomi titolari di partita Iva, imprese individuali e società con sede legale a Piacenza o provincia con ricavi o compensi annui non superiori a 100mila euro. Il microcredito – ha evidenziato – è destinato a sostenere situazioni di difficoltà in un’ottica di continuità aziendale. In questo caso i prestiti vanno da un minimo di 5mila a un massimo di 15mila euro, con durata massima sempre di 36 mesi”.

Cuore del progetto è l’accompagnamento. “I richiedenti del microcredito – ha spiegato Idda – verranno accolti presso il Centro di Ascolto che lavora in rete con tutti i servizi e con il territorio. La persona sarà ascoltata, presa in carico e accompagnata dalla Caritas diocesana in un’ottica progettuale integrata attraverso i servizi offerti e maggiormente rispondenti alle sue necessità. In questa direzione, lo strumento del microcredito rappresenta una fase della complessiva presa in carico della persona. La Commissione del Gruppo Tecnico del progetto ‘Insieme Piacenza’ – ha aggiunto -, formata da rappresentanti dei soggetti sostenitori e della Caritas diocesana, prenderà quindi in carico la richiesta di prestito e la valuterà secondo i parametri stabiliti nel regolamento condiviso dal Comitato di Indirizzo. Un tutor si affiancherà e accompagnerà il beneficiario del prestito durante tutta la durata della restituzione, in un’ottica di supporto e di educazione finanziaria”.

“Il microcredito è uno strumento di forte impronta etica e sociale – il commento del sindaco Patrizia Barbieri –, che ci consentirà di intervenire con azioni mirate sul territorio. Ci attendono ancora sfide difficili, a cui cercheremo di rispondere con iniziative come queste a sostegno della comunità”. Leggendo una lettera scritta dal vescovo Adriano Cevolotto, il vicario generale Luigi Chiesa ha quindi posto l’accento sulle parole di Papa Francesco che sottolineano come, nel contesto attuale, “Nessuno si salvi da solo. Ecco perchè – ha aggiunto – è fondamentale lavorare insieme per superare questo difficile momento”. Un concetto ripreso anche da Massimo Toscani, presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano. “Le collettività si reggono sulla solidarietà – ha affermato -. Ecco perchè auspico che altri soggetti possano unirsi al protocollo ‘Insieme Piacenza’, che ricordo è aperto a tutti. L’obiettivo di questo progetto è portare le persone a ritrovare la propria dignità, e non fare mero assistenzialismo. Ho l’impressione che la primavera non sarà semplice – il suo commento -, quindi dobbiamo affinare le armi e farci trovare pronti. In quest’ottica la Fondazione aumenterà la propria presenza nel fondo con altri 100mila euro“.

Presente, in rappresentanza di Credit Agricole, anche il direttore regionale Davide Goldoni. “Piacenza Insieme è un progetto concreto e interessante a favore della ripresa che opera su più fronti e lo fa guardando in prospettiva. Oggi presentiamo la parte di microcredito a favore di coloro che non hanno possibilità di accedere al sistema tradizionale del credito ma presto partirà il progetto Start Up che il Gruppo sosterrà concretamente attraverso i Village by CA, gli incubatori d’impresa di Crédit Agricole – ha detto -. Come istituto bancario siamo attivi da febbraio di fronte alla crisi causata dalla pandemia. Il Gruppo ha lavorato sul territorio di Piacenza e provincia, circa 3000 posizioni tra moratorie ad aziende e sospensione delle rate dei mutui ai privati, per oltre 250 milioni. Grazie al DL Liquidità sono stati poi erogati 1700 finanziamenti per circa 100 milioni”.

INFO PER ACCEDERE AL MICROCREDITO – Ad erogare concretamente i prestiti sarà l’ente “Per Micro”, specializzato in questo tipo di operazioni, mentre per maggiori informazioni ed avviare la procedura di richiesta del sostegno economico è necessario rivolgersi o all’Informasociale del Comune di Piacenza o alla Caritas diocesana e alla rete delle Caritas parrochiali.

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