In una settimana oltre 2mila controlli anti-Covid: 50 sanzioni e un esercizio commerciale chiuso

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Oltre duemila controlli anti-Covid in una settimana, che hanno portato a 50 sanzioni e alla chiusura di un’attività commerciale.

E’ il bilancio dell’attività compiuta tra il 9 e il 15 novembre nel piacentino delle forze dell’ordine, che hanno operato in città e provincia per verificare l’osservanza della normativa anti-Covid e in particolare evitare la formazione di assembramenti, anche con il supporto delle Specialità e del Reparto Prevenzione e Crimine della Polizia di Stato, dei militari delle Compagnie di Intervento Operativo (C.I.O.) dei Carabinieri ed in concorso con i servizi disposti dalle Polizie locali del territorio. Nel dettaglio sono stati effettuati 399 servizi, con l’impiego di altrettante pattuglie e 779 uomini, per complessive 2026 persone controllate; con specifico riguardo all’ottemperanza alle normative anti-covid, sono state sottoposte a verifiche 1722 persone e 291 attività o esercizi commerciali: 46 le sanzioni elevate a carico di cittadini e 4 a carico di esercizi commerciali, per i quali in un caso è stata anche disposta anche la chiusura cautelare.

Dallo scorso 10 marzo – fa sapere la Prefettura di Piacenza – sono state sottoposte a controlli 97.431 persone e 4.796 attività ed esercizi commerciali, con 2.857 cittadini e 26 esercizi commerciali sanzionati amministrativamente. Nove invece le persone denunciate. “Tuttavia – viene sottolineato -, nessun controllo può sostituirsi al senso di responsabilità di ciascuno di noi: il virus cammina con le nostre gambe e si diffonde con la nostra vicinanza. Rispettare le prescrizioni è anche l’unico modo per rallentare la diffusione e mettere gli ospedali in condizione di lavorare. La collettività piacentina ha vissuto il dolore e ha saputo reagire. Seguiamo tutti le prescrizioni del Governo: uscire solo per stretta necessità, rispettare le distanze interpersonali, lavare spesso e bene le mani, evitare di spostarsi se non per comprovate esigenze lavorative da situazioni di necessità o per motivi di salute”.

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