“Gesto vile che si commenta da solo. Continueremo a fare ciò che è necessario per tutelare i cittadini”

“Gesto vile che si commenta da solo. Continueremo a fare ciò che è necessario per tutelare i cittadini”.

Anche il sindaco di Piacenza, Patrizia Barbieri, ha ricevuto nella mattinata di oggi, 11 novembre, una lettera di minacce firmata “Nuove Brigate Rosse”. “E’ la stessa lettera che è stata consegnata al presidente Stefano Bonaccini e ad altri sindaci della regione – dice Barbieri -, un gesto vile che si commenta da solo. Noi andiamo avanti con le azioni indispensabili per affrontare questa situazione, che richiede l’adozione di misure sia in campo sanitario che economico. Proprio questo è stato avviato un confronto con altri sindaci dei Comuni capoluogo e con il presidente Bonaccini, per definite provvedimenti concordati anche con altri territori vicini, come Veneto e Friuli Venezia Giulia, per evitare il lockdown”.

“Se la scorsa primavera erano 5 le province in Italia a combattere più duramente contro il virus, ora la battaglia è estesa a tutta l’Italia, e ciascuno deve fare la sua parte. Noi vogliamo evitare che il sistema sanitario vada in stress, anche perché questo rischia di compromettere normali attività, cosa che noi ci possiamo permettere, e allo stesso tempo vogliamo impegnarci affinché tutte le realtà economiche abbiano i sostegni e ristori adeguati per affrontare questo periodo. Noi andiamo avanti, compatti e determinati – dice Barbieri – a fare ciò che è necessario per tutelare le nostre comunità, sia dal punto di vista sanitario ed economico. Due esigenze che devono procedere pari passo. Certo, in un contesto generale così pesante non è di certo gratificante ricevere missive di questo tenore. Ma non ci lasciamo spaventare”.

MINACCE NUOVE BR, PER GLI INQUIRENTI ‘NESSUNA ATTENDIBILITA” – Sono in corso accertamenti se ci sia un’unica mano dietro alle lettere con minacce a firma ‘Nuove Brigate Rosse’ recapitate in questi giorni a numerosi sindaci dell’Emilia-Romagna, al presidente regionale Stefano Bonaccini e alla sede nazionale del Partito Democratico a Roma. Missive che secondo gli inquirenti “non avrebbero alcuna attendibilità”, in cui si minacciano azioni eclatanti contro redazioni giornalistiche, sedi politiche, stazioni ferroviarie, banche e uffici pubblici se non verranno annullati i provvedimenti anti-contagio.

Solidarietà corale è arrivata anche dal mondo della politica, del sindacato e delle categorie economiche.

BONACCINI “LETTERE INDEGNE” – “Diversi sindaci in questi giorni hanno ricevuto lettere di minaccia indegne. Una simile lettera è stata recapitata anche a me e prontamente ho contattato le autorità competenti”. Sono le parole di Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia Romagna, che con un post su facebook fa sapere di avere ricevuto, come altri primi cittadini della Regione – tra cui anche il sindaco di Piacenza Patrizia Barbieri – una lettera minatoria firmata “Nuove Brigate Rosse” contro le nuove restrizioni anti-covid.

“Come ribadito al sindaco di Ferrara, anche a Gian Carlo Muzzarelli sindaco di Modena, Andrea Gnassi sindaco di Rimini, Michele De Pascale sindaco di Ravenna e Gian Luca Zattini sindaco di Forlì, vanno la solidarietà e la vicinanza mia e di tutta la Regione – aggiunge Bonaccini -. Istituzioni e comunità regionale stiano unite contro chi semina odio. Mi auguro vengano individuati prima possibile i responsabili”.

Diversi sindaci in questi giorni hanno ricevuto lettere di minaccia indegne. Una simile lettera è stata recapitata anche…

Pubblicato da Stefano Bonaccini su Martedì 10 novembre 2020

LA SOLIDARIETA’ DEI SINDACATI –  “Esprimiamo solidarietà e vicinanza ai diversi sindaci emiliano-romagnoli e al presidente della Regione Stefano Bonaccini che in questi giorni hanno ricevuto lettere di minacce a firma “Nuove Brigate Rosse” – il commento di Cgil Cisl e Uil Emilia-Romagna -. Allo stesso tempo, auspichiamo che vengano al più presto individuati i responsabili. L’unità e la fermezza delle nostre comunità saranno, come sempre, la risposta più efficace a chi vuole biecamente sfruttare un momento drammatico per il Paese solo per infondere paura e panico”.

“L’ Ugl dell’Emilia-Romagna esprime la massima solidarietà e vicinanza ai sindaci di Bologna, Modena, Reggio, Ferrara, Rimini, Ravenna e Forlì, ed anche al governatore Stefano Bonaccini, raggiunti in questi giorni nei loro luoghi di lavoro da lettere di minacce firmate ‘Nuove Brigate Rosse’, con gravissime intimidazioni estese anche alle comunità locali ed ai soggetti socio-economici attivi della nostra regione. Il nostro stesso sindacato, nelle scorse settimane, è stato preso di mira con minacce fisiche e scritte minatorie nelle sedi, anche a Bologna, a testimoniare un clima che si sta avvelenando ogni giorno di più”.

Sono le parole, affidate ad una nota, di Tullia Bevilacqua, segretario regionale Emilia-Romagna dell’Ugl -. In attesa che le indagini delle Forze dell’ordine facciano il loro corso, riteniamo doveroso affermare che è sempre da condannare ogni attacco verbale o materiale portato da soggetti che pescano nella peggiore violenza ideologica degli anni Settanta tentando di riportare le nostre istituzioni democratiche in quel clima di paura, odio e incertezza che abbiamo tutti vissuto, anche con perdite di vite umane, nei cosiddetti “anni di piombo”. Ma non saranno certo questi messaggi, queste vili minacce, a comprimere i valori della libertà, del confronto e della convivenza tra i cittadini e le istituzioni politiche, economiche e sociali, che la stessa Ugl difende da sempre e ad ogni costo, e a maggior ragione in questa fase storica di emergenza sanitaria particolarmente difficile e delicata per tutti”.

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