Più risorse alla sanità e tasse ferme: manovra da 12 miliardi e 500mila euro della Regione

SCHEDA / Il Bilancio in sintesi

Sanità Le politiche per la sanità e per l’area dell’integrazione socio-sanitaria possono contare sul finanziamento sanitario ordinario corrente definito a livello nazionale (il cosiddetto fabbisogno standard) e su risorse aggiuntive a carico direttamente della Regione. A livello nazionale, nell’ambito della legge di Bilancio 2021, è previsto un incremento di risorse pari a 2 miliardi di euro per l’intero Paese, di cui 500 milioni per le misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, politiche sociali connesse all’emergenza Covid. La ripartizione alle Regioni verrà approvata in Conferenza Stato-Regioni. In attesa che si completi il quadro finanziario nazionale, vengono previsti per il 2021 e per i successivi esercizi 2022 e 2023, gli stanziamenti sulla base del riparto del Fondo sanitario nazionale 2020 e delle risorse aggiuntive assegnate alla Regione Emilia-Romagna col successivo decreto-legge (n. 34/2020) legato all’emergenza epidemiologica, con decorrenza dal 2021.

Risorse correnti: il livello di finanziamento del Fondo Sanitario regionale viene quantificato in 8,702 miliardi di euro. Per la mobilità sanitaria interregionale, si prevede per il 2021 (ma anche 2022 e 2023) un saldo presunto da trasferire alle Aziende sanitarie pari a 324,019 milioni di euro. Relativamente alla mobilità sanitaria internazionale, per il 2021 (e 2022 e 2023) un saldo pari a 8,185 milioni di euro. Come pay-back ‘ordinario’ delle aziende farmaceutiche, in relazione ai presunti incassi a tale titolo, si prevede per ogni esercizio del triennio 2021-2023 un importo di 15,290 milioni di euro.

Risorse regionali: confermata l’esenzione del ticket nazionale da 23 euro sulle prime visite per le famiglie con almeno due figli, misura, unica in Italia, avviata in Emilia-Romagna dal 1^ Gennaio 2019: a copertura del provvedimento, nel bilancio vengono stanziati 8,5 milioni di euro.

Il Fondo regionale per la non autosufficienza arriva a 457 milioni di euro, fra i più alti nel Paese, sia nel 2021 sia nel 2022.

All’Agenzia regionale IntercentER, centrale unica per gli acquisti, vanno 1,5 milioni. Accantonati 500mila euro destinati ad alimentare il Fondo regionale di sanità integrativa extra Lea. Confermato il sostegno alle farmacie rurali (400 mila euro) mentre vengono stanziati 230 mila euro per lo svolgimento del concorso regionale per il conferimento di sedi farmaceutiche.

Capitolo investimenti in ambito sanitario. Sia per la quota di finanziamento statale sia per il cofinanziamento regionale (5%), vengono stanziate le seguenti risorse: 145,4 milioni di euro per il 2021 (138,1 statali e 7,3 regionali) e 195,1 milioni per il 2022 (185,3 statali e 9,8 regionali). In totale, 340,5 milioni di euro per i due anni.

Infine, per il Programma CIC – Covid Intensive Care, l’hub nazionale sulle terapie intensive allestito in Emilia-Romagna, sono state stanziate nell’esercizio 2021 a favore dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena sia le somme statali (3,7 milioni) sia quelle corrispondenti al 5% a carico della Regione (195.771 euro).

Welfare – Dei 61,9 milioni di euro stanziati, 20,9 vanno al Fondo sociale locale (+2,85 milioni rispetto al 2020) per la programmazione territoriale degli enti locali attraverso i Piani di Zona distrettuali, per contrastare, in particolare, disuguaglianze e distanze sociali aumentate per effetto della pandemia.

Per le politiche educative, 25,2 milioni per i servizi 0-3 anni e 6 milioni per quelli 3-6 anni.

Sul piano delle politiche abitative, oltre 11 milioni al sostegno della locazione per famiglie in difficoltà.

Imprese e ricerca – Le risorse per le attività produttive ammontano a 77,4 milioni nel 2021 (56,2 milioni nel 2022 e a 57,2 milioni nel 2023). Per gli accordi di innovazione e dei contratti di sviluppo 2,8 milioni nel biennio 2021-2022 mentre per l’attrattività di investimenti (legge regionale 14/2014) 45 milioni nel triennio (17 milioni nel 2021, 8 milioni di euro nel 2022 e 15 milioni di euro nel 2023).

Informatizzazione delle imprese (4 milioni), promozione di artigianato e cooperazione (550mila euro l’anno). E ancora: 17 milioni di euro al sostegno a internazionalizzazione ed export (6,5 milioni nel 2021, 5,5 milioni nel 2022 e 5 milioni nel 2023), strumenti per il credito (5,3 milioni), ricerca e l’innovazione laboratori pubblici e privati (4,4 milioni nel 2021 e 1,7 milioni nel 2022), completamento del progetto Brasimone-radiofarmaci, nell’appennino bolognese, promosso da Enea per 2 milioni.

Confermato il taglio dell’Irap per imprese, artigiani, commercianti, professionisti e autonomi nei comuni montani: stanziati 12 milioni di euro nel 2021 e 12 milioni di euro nel 2022.

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