“Sì agli spostamenti tra comuni limitrofi per garantire sopravvivenza di artigiani e commercianti”

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In vista dell’ormai imminente nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, che andrà ad integrare e in parte a sostituire quello in vigore fino al 3 dicembre, CNA interviene con alcune proposte che riguardano la possibilità per i cittadini di spostarsi tra comuni limitrofi o contigui.

Proposte che la Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa sta presentando proprio in queste ore all’attenzione dell’esecutivo, motivate “dalla necessità e dall’importanza, per i cittadini, di poter compiere spostamenti tra comuni limitrofi o contigui per raggiungere le attività artigiane di servizi alla persona e di servizi alla comunità di propria fiducia, utilizzando il modulo di autocertificazione anche nelle zone rosse e arancioni”.

Le problematiche evidenziate da CNA sono, nella nostra provincia, all’ordine del giorno ormai da diverse settimane, da quando cioè l’Emilia Romagna è stata classificata in “zona arancione”. Problematiche – rimarca l’associazione – che hanno ovviamente riguardato tutti i comuni del piacentino, con punte di ulteriore difficoltà per quei comuni, come Castelvetro e Castelsangiovanni, confinanti con una regione in “zona rossa”.  “Riteniamo fondamentale – sottolinea il Presidente provinciale di CNA, Giovanni Rivaroli – che il Governo riconosca lo sforzo fatto da migliaia di imprese per adeguarsi ai dettati normativi in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Artigiani e commercianti hanno saputo garantire la propria sicurezza, dei dipendenti e dei clienti attuando protocolli che la nostra associazione ha concertato insieme alle altre parti sociali, e tramite sforzi economicamente impattanti a fronte di una diminuzione certa di fatturato”.

“Ancora una volta siamo a mettere la salute pubblica sopra ogni altra questione, siano però riconosciuti gli sforzi fatti per conciliare salute e sopravvivenza economica. Credo sia indispensabile e urgente pensare a misure ad hoc per gli spostamenti tra i comuni frontalieri ai confini regionali, per garantire la sopravvivenza di artigiani e commercianti in aree che soffrono di una evidente sperequazione nel poter tenere aperta l’attività, a fronte dell’impedimento verso i propri clienti di spostarsi per fruire di quei servizi. Nelle ultime settimane abbiamo assistito a una proliferazione di provvedimenti da parte di vari enti locali territoriali, che hanno creato situazioni disomogenee; per questo credo sia necessario un intervento del Governo per uniformare finalmente e definitivamente la situazione”.

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