Ecce Homo a Palazzo Galli, Valeria Poli illustra la Natura morta di Bartolomeo Arbotori

Quinta giornata degli eventi collegati all’Ostensione dell’Ecce Homo a Palazzo Galli con l’illustrazione, a cura di Valeria Poli, della natura morta del pittore – nato a Piacenza nel 1594 – Bartolomeo Arbotori, tra le ultime opere entrate a far parte della collezione d’arte della Banca di Piacenza e recentemente esposta nel salone della sede centrale di via Mazzini.

Prima di presentare il dipinto (Natura morta con pavone femmina, anatidi, beccacce, beccaccini, polli appesi e carne di capretto bollita, olio su tela, 125×104), la prof. Poli ha spiegato come il genere della natura morta debba la sua affermazione alla nascita, nel ‘600, del classicismo accademico, che lega la formazione degli artisti non più alla sola bottega ma appunto alle accademie (in Italia la prima apre a Firenze con Vasari e Michelangelo nel 1561; seguita da quella romana di San Luca nel 1593). Le accademie indirizzano i gusti della committenza e formano artisti che si specializzano nei diversi generi: figura, paesaggio, veduta e – appunto – natura morta. Nasce così, abbinato alla committenza, il mercato artistico, alimentato sia dagli intellettuali stranieri che venivano a formarsi in Italia, sia dai “nuovi ricchi” che avevano fatto soldi con la mercatura e si compravano titoli nobiliari, palazzi e collezioni di quadri. E’ in questo contesto che il genere della natura morta acquista una sua autonomia.

A Piacenza – ha proseguito la relatrice – si afferma il soggetto della dispensa, perché la nostra città era già allora legata più al mondo lombardo. Arbotori è un artista scoperto da poco, tant’è che in precedenza i suoi quadri venivano attribuiti al Boselli (gli stili sono molto simili). Venendo al quadro, la prof. Poli ha descritto la dispensa padana che vi è rappresentata «con prodotti a km 0», che da alcuni particolari rivela essere di una famiglia ricca.

Il 2 dicembre sesta giornata degli eventi in streaming con la presentazione, alle 18, della mostra “La Piacenza che era” con interventi della curatrice Laura Bonfanti e di Valeria Poli. A seguire la visita virtuale alla Salita al Pordenone. Per vedere la diretta occorre collegarsi al sito della Banca, all’indirizzo www.bancadipiacenza.it.

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